TREZZANO – Domenica 9 settembre si terrà l’assemblea pubblica alla fabbrica recuperata Rimaflow diTtrezzano sul Naviglio.
Prosegue, dunque, la mobilitazione a sostegno di Massimo Lettieri presidente della cooperativa finito in carcere alla fine di luglio con l’accusa di traffico illecito di rifiuti e associazione per delinquere. Qui di seguito la nota stampa con la quale i lavoratori annunciano la prossima iniziativa: “Lo scorso 26 luglio una inchiesta delle Procura di Milano ha portato all’arresto di Massimo Lettieri, presidente della Cooperativa RiMaflow, accusato con la cooperativa stessa di “traffico illegale di rifiuti” e “associazione per delinquere”. Si tratta di accuse che noi consideriamo infamanti, perché colpiscono l’esperienza autogestita della fabbrica RiMaflow in uno dei settori importanti del suo impegno: quello per il recupero e il riciclo, per salvaguardare territorio e ambiente. Mentre Massimo, dopo 40 giorni, è ancora in carcere a Salerno, le lavoratrici e io lavoratori della fabbrica recuperata Ri-Maflow – tra mille difficoltà conseguenti all’inchiesta (in particolare al sequestro preventivo del conto corrente della cooperativa) continuano il loro lavoro e anzi lo rilanciano. E la fabbrica di via Boccaccio a Trezzano SN è ancora uno spazio aperto per tante iniziative artigiane, culturali, sociali. Per difendere Massimo Lettieri e la Cooperativa Ri-Maflow, e per ristabilire le nostre ragioni, il nostro impegno, la nostra credibilità etica e sociale – centinaia di persone e realtà associative hanno promosso un appello (www.rimaflow.it) e una sottoscrizione per sostenere la Cooperativa, Massimo e la difesa processuale.
Di tutto questo si discuterà domenica pomeriggio alle 16 alla Ri-Maflow in via Boccaccio 1 a Trezzano SN – in un’assemblea pubblica alla quale saranno presenti, oltre alle lavoratrici e ai lavoratori della cooperativa, anche firmatari/e dell’appello.