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Rescaldina in corsa per le elezioni regionali con Liberi e Uguali

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MAGENTA –  Dunque, ci risiamo. Giuseppe Rescaldina ci riprova. Dopo la poco, l’esperienza delle scorse amministrative di giugno con la lista ‘Assieme Ripartiamo’, il noto psicologo e psicoterapeuta magentino con la passione per la politica torna in campo. Ieri sera, a Magenta la presentazione di Libera e Uguali, la nuova forza di sinistra guidata da Onorio Rosati che in Regione Lombardia non appoggerà, secondo le ultime decisioni, il candidato dei ‘Dem’ Giorgio Gori. La presenza di Rosati è stata l’occasione propizia per lanciare la candidatura di Rescaldina che ora ambisce ad un posto al Pirellone. Partita difficile, se non difficilissima, considerata anche la corsa in solitaria dei fuoriusciti dal PD che non si riconoscono con la linea renziana del partito.  Rescaldina però c’è. Lui che è anche il direttore scientifico dell’Università del Magentino e che entrò più volte in rotta di collisione con l’allora sindaco ‘dem’ Marco Invernizzi per le cosiddette ‘Serate filosofiche’ poi cancellate dall’attuale Amministrazione – ma senza una proposta alternativa – di Chiara Calati.  Intanto, a distanza Paolo Razzano coordinatore della segreteria metropolitana dei ‘dem’ commenta amaro:  “Senza l’unione di tutto il centrosinistra alle regionali la partita sarà difficile, chiunque sia il candidato che lo guiderà. E’ un peccato perchè così sono prevalse logiche di potere romano e rivalità personali”. Rescaldina, intanto, spiega che la sua candidatura è stata condivisa col territorio e arriva da lontano: “Certo è tutto molto frenetico, perché il partito è nato da pochissimo e abbiamo un sacco lavoro da fare in queste poche settimane che ci separano dal voto, ma abbiamo anche molto entusiasmo”. Rescaldina benedice la scelta di correre in solitaria: “Non è questione di dover entrare a tutti i costi nella stanza dei bottoni. La nostra scelta è diversa. Il nostro è un ragionamento sui programmi. Il PD era disposto a fare carte false pur di andare assieme. Ma noi crediamo che i contenuti vengano prima. Quanto a Gori, consentitemi una battuta: il suo slogan è ‘fare meglio’ noi diciamo che si deve ‘fare diverso'”. Un affondo che rimarca la distanza piuttosto evidente tra i ‘dem’ e la sinistra di Rosati.  Rescaldina sempre su Gori chiosa così: “E’ un uomo di Renzi, che è stato scelto dagli apparati di partito, una figura calata dall’alto. Noi avremmo preferito tutt’altro metodo. Mi riferisco alle Primarie.  Anche da qui si capisce che non si poteva pensare di costruire qualcosa insieme. Quanto al fatto che saremmo noi a far perdere Gori in Lombardia, beh, io sommessamente, ricordo che il centrodestra in Lombardia governa da almeno 25 anni e il centrosinistra pur presentandosi unito ha sempre perso…quindi…”.

F.V.

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