― pubblicità ―

Dall'archivio:

Rescaldina: il Consiglio comunale si ‘scalda’ sulla sicurezza

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RESCALDINA – Il tema appassiona sempre. In città come nelle sedi istituzionali. E, quando si parla di sicurezza su un territorio, la temperatura della discussione prende facilmente l’ascensore verso l’alto. Nell’ultimo Consiglio comunale di Rescaldina è emerso puntualmente. Da un lato, il “Centrodestra per Rescaldina ” che punta a intensificare la presenza e l’operato delle forze dell’ordine e a potenziare le telecamere specialmente nella zona della stazione.

 

Dall’altro la giunta e il gruppo di maggioranza “Vivere Rescaldina” che invitano a considerare il concetto qualcosa di più di una semplice questione di ordine pubblico. A dare fiato alla discussione la giovane rappresentante dell’opposizione di centrodestra Federica Simone: “I fatti di cronaca di questi giorni come per esempio lo scippo sono un campanello d’allarme significativo – ha evidenziato – e forse manca da parte di questa giunta la volontà di mettere in campo soluzioni reali al problema, ci sono episodi che avvengono in strade affollate e in pieno giorno, vuole dire che qualche necessità di intervenire esiste. Occorre incrementare la Polizia Locale, rilevare i danni al patrimonio pubblico, garantire un costante contatto degli agenti con i cittadini, qui invece mi pare si stia sottovalutando il problema”.

Ma per Enrico Rudoni, vicesindaco della giunta di Gilles Andre Ielo, quest’impostazione considera l’effetto trascurando la causa dell’insicurezza. “Il termine sicurezza – ha controbattuto – è spesso usato solo a scopi propagandistici ed è proprio questo uso che se ne fa ad alimentare scontri sociali ed emarginazione; considerare la sicurezza solo come un problema di ordine pubblico mi sembra riduttivo, noi invece riteniamo di doverla sviluppare riqualificando spazi di socialità e creando occasioni di vita in città di carattere solidale, collettivo e sociale individuando i veri bisogni delle persone; non è affatto vero che non abbiamo a cuore la sicurezza e non lo è nemmeno che ce ne stiamo disinteressando,abbiamo messo in pista iniziative di educazione civica e ambientale e i progetti “Integration machine” e “Cittadinanza attiva” e vorrei ricordare che le telecamere nella zona della stazione esistono già”.

Ielo ha dal canto suo intonato un refrain chiaro: qui non ci sono né buoni né cattivi e non vi è né giusto né sbagliato, occorre comporre le due posizioni nell’interesse dei cittadini e lavorare insieme per contrastare fino in fondo la criminalità e il degrado che ne è la conseguenza. “Ho incontrato in comune la signora che ha subito di recente uno scippo – ha spiegato – per esprimerle la mia vicinanza e per capire con quale dinamica sia avvenuto.Siamo in costante raccordo con le forze dell’ordine e proprio dal confronto con loro siamo giunti alla determinazione che siano meglio le telecamere nei varchi della città. Ad aggiungere qualche elemento ulteriore di riflessione ha provveduto l’assessore Gianluca Crugnola che ha evidenziato come, tra 2017 e il 2019 in corso, il trend delle sanzioni accertate sia stato positivo rendendo noto l’arrivo di un nuovo vigile in comune per il prossimo mese di gennaio.

Cristiano Comelli

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi