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Rescaldina, due tonnellate di amianto recuperate

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RESCALDINA  – C’è un numero che brilla di eloquenza. E che dà conto sia delle dimensioni che caratterizzavano il problema sia del lavoro compiuto per cercare di dargli una spallata: circa due tonnellate. All’amministrazione comunale di Rescaldina il lavoro per ripulire i suoi boschi dalla presenza di amianto lasciato un po’ dove capitava. Testimone di incuria verso l’ambiente da parte di anonimi e detentore di un potenziale inquinante ormai stranoto, nel 2019  non è certo mancato. E non manca neppure quest’anno. Un’opera che, già decollata sotto la precedente giunta del sindaco Michele Cattaneo, sta ora proseguendo con il suo successore Gilles Ielo.  Il complesso delle operazioni non è cosa di un attimo e deve fare i conti con alcune procedure burocratiche minuziose quanto complesse: “per poter procedere tramite il comune alla rimozione di questo tipo di rifiuti – dice lo stesso comune in una nota – il procedimento amministrativo risulta complesso e particolarmente lungo, per questo motivo, purtroppo, non è sempre possibile intervenire in modo tempestivo ed è quindi necessario attivare le procedure richieste dalla legge ai fini della bonifica”. Non foss’altro che per questa complessità procedurale che porta a sostenere fatiche di Sisifo per procedere allo smaltimento, suona quindi implicito l’invito dell’amministrazione comunale a farla finita con il deposito scriteriato di amianto e a far pervenire segnalazioni qualora si ravvisasse qualcuno che, proprio, di troncare con questo malcostume non ne vuole sapere.
“Grazie ai fondi messi a disposizione dall’amministrazione comunale – prosegue la nota – e al lavoro congiunto di Polizia Locale e ufficio igiene urbana, tutte le segnalazioni relative a scarichi abusivi di amianto o di altri rifiuti peicolosi vengono e verranno gestite fino al termine della procedura che consiste nella bonifica dell’area”. L’assessore alla partita Daniel Schiesaro conferma che l’amministrazione non recederà di un millimetro dall’adottare il pugno duro verso chi lascia amianto noncurante del nocumento che provoca all’ambiente e alle persone: “continueremo con determinazione su questo fronte” le sue parole. E la stessa spada il comune intende impugnare contro gli odori  molesti. Un lavoro da svolgere in stretto raccordo con Arpa e anche attraverso l’indizione di un tavolo tecnico dove prima di tutto dall’effetto, cioè agli odori stessi,  si possa risalire alla causa, cioè a chi li ponga in essere non vigilando proprio con la cautela auspicata. La determinazione dell’amministrazione nel fronteggiare il problema sale qui dalle parole dell’assessore Elena Terraneo:  “non intendiamo fermarci – ha detto – a continueremo a sollecitare  tutti gli enti preposti ai controlli finchè il problema degli odori non verrà risolto definitivamente”. E finchè, quindi, i cittadini che li subiscono non ritroveranno un po’ di pace lasciando i miasmi soltanto nel novero dei ricordi da mandare al macero.
Cristiano Comelli

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