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Rescaldina: anche i commercianti dicono NO ad una nuova discarica a Cerro Maggiore

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RESCALDINA – Il tono è composto ma il proclama è chiaro e determinato: non vogliamo una nuova discarica sul territorio di Cerro Maggiore. Ad aggiungere un’ulteriore voce al coro dei no sono stavolta i commercianti di Rescaldina che, si legge in una nota da loro diffusa, “si ribellano all’idea che ancora una volta il territorio del nostro comune e dei comuni confinanti possa diventare un luogo dove portare altri rifiuti”.  Insomma, l’esperienza vissuta una prima volta è stata di quelle deleterie e i commercianti vogliono evitare che si replichi: “la quantità senza pari di rifiuti con cui sono state riempite le due discariche di Gerenzano – proseguono – e la quantità immensa di rifiuti che ha riempito la discarica di Cerro Maggiore per tanti anni hanno squalificato un territorio che invece ha moltissime ricchezze e tantissimo da offrire”. La vicenda della discarica, oltrechè essere uno scompenso di carattere ambientale, ebbe anche ampi strascichi giudiziari con alcune condanne eccellenti e persino un suicidio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I commercianti ritengono “inaccettabile” che il territorio possa spalancare a distanza di qualche anno nuovamente le porte a un altro ammasso di rifiuti a cielo aperto; soprattutto considerando che la cosa avverrebbe “al confine del centro abitato”.  Peraltro, questa eventuale riapertura rischierebbe anche di abbattersi a cascata, dicono, “su quanto fatto in questi anni per rilanciare un territorio e un commercio di vicinato che fatica a mantenere il ruolo fondamentale che ha nelle comunità dei nostri paesi”. Insomma, già per il piccolo commercio non sono tempi di vacche grasse, se poi, fanno intendere, ci si mette anche la nuova discarica si rischia di dare il colpo di grazia. Già nei giorni scorsi il sindaco di Rescaldina Michele Cattaneo aveva intonato il suo secco no alla discarica. I commercianti ne hanno contezza e chiedono a città metropolitana e Regione di seguire la stessa linea. “Saremo a fianco dell’amministrazione comunale – concludono – in quella che per noi è una vera e propria battaglia per la sopravvivenza”. Una battaglia che intreccia ambiente, salute, immagine del territorio. E che si lega a doppio filo al futuro che si desidera per esso.

Cristiano Comelli    

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