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Dall'archivio:

Renzi/2, la coraggiosa difesa di Carlo Nordio

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MILANO “Tante persone oggi sono in una situazione in cui non ce la fanno più a vivere perché sono dentro il vortice delle indagini. Lo dico perché in queste ore sta arrivando un attacco al ministro della Giustizia Carlo Nordio solo perché ha detto che ‘faremo un’ispezione e vedremo se i fatti che Renzi denuncia sono veri o no'”.
Così Matteo Renzi durante il suo discorso all’assemblea nazionale di Italia Viva. Secondo Renzi è bastato che Nordio dicesse questo “e non che avevo ragione – ha spiegato – per far partire l’Anm, la redazione del Fatto Quotidiano che talvolta sono interscambiabili, e un pezzo del Csm. Ed è uno scandalo che si sia rinviata la scadenza istituzionale del Csm con d’accordo Fdi e Pd”. Insomma “hanno iniziato in via preventiva a dire a Nordio cosa sta facendo. Ma la domanda che abbiamo fatto al ministro – ha aggiunto – non riguarda me: se c’è una sentenza di Corte di Cassazione che dice che questo materiale lo devi distruggere e non trattenere, può il Pm dire ‘me ne sbatto della Corte di cassazione e far girare quel materiale?’. Per Renzi “è tutta lì la domanda. Le sentenze della Cassazione valgono solo per i cittadini o anche per i Pm?”. Dal momento “in cui è partita Iv – ha proseguito – è partito anche un periodo complicato dal punto di vista giudiziario. Non avevo mai ricevuto un avviso di garanzia, adesso faccio la collezione”. E comunque, ha detto ancora Renzi in relazione alle vicende raccontate nel suo libro, “io devo dividere questa vicenda dalla mia storia personale – ha concluso – in questi tre anni ho capito che per difendersi non basta essere puliti: bisogna avere soldi e pagare per i ricorsi. Avere visibilità e fare battaglia mediatica. Dovevamo iniziare prima a replicare colpo su colpo”.

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