― pubblicità ―

Dall'archivio:

Remuzzi: in Lombardia 60% immunità, il coronavirus circola di meno

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MILANO – La Lombardia dove la circolazione del virus è stata più elevata “adesso è più protetta”. Lo ha detto a margine del convegno “Covid-19, il virus ignorante”, organizzato dalla Fondazione The Bridge, il professore Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, per spiegare la maggior diffusione oggi del virus nel centro e sud Italia.

Secondo Remuzzi in Lombardia “si è creata una certa immunità che non è l’immunità di gregge, ma è fatta di tanti componenti. C’è l’immunità da anticorpi che a Milano e in Lombardia è intorno al 15-20% e a Bergamo fra il 30-50%. E poi c’è l’immunità delle cellule T, che sono dei linfociti capaci di riconoscere il virus.
Questa immunità è più difficili da misurare, ma rappresenta il doppio dell’immunità da anticorpi. Quindi se il 20% in Lombardia ha gli anticorpi e il doppio verosimilmente ha le cellule T, possiamo dire che in Lombardia arriviamo al 60% di immunità. A quel punto il virus fa fatica a trovare persone da infettare. Ma questo non vuol dire, sia molto chiaro, togliamoci la mascherina o facciamo assembramenti”. Remuzzi ha poi citato uno studio fatto sui circa 500 dipendenti della Brembo da cui è emerso che il 38% aveva sviluppato anticorpi.

Parlando invece degli altri paesi europei dove il virus sta dilagando, secondo Remuzzi, che ha citato uno studio appena pubblicato sulla rivista Lancet, l’errore è stato “credere troppo presto che tutto fosse finito”. (fonte: ASKA NEWS)

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi