MILANO – In merito all’audizione tenutasi in Commissione Infrastrutture, alla presenza di RFI, è intervenuto il Consigliere regionale della Lega Silvia Scurati: “Ho posto dei quesiti precisi su alcune tematiche che interessano il mio territorio: per esempio sul quadruplicamento della Rho-Gallarate, è stato illustrato come iter l’autorizzativo si concluderà entro il 2020 ed entro il mese di dicembre dello stesso anno anche le gare, mentre il termine fissato per la realizzazione dell’intervento è settembre 2024”. “Nello specifico – sottolinea Scurati – l’intervento prevede la trasformazione della stazione di Vanzago in fermata, l’istituzione della nuova fermata di Nerviano, la messa a PRG della stazione di Parabiago con la trasformazione della Stazione di Legnano in fermata oltre a una serie di interventi di mitigazione. In base alla relazione è stato anche evidenziato come verranno realizzati un nuovo ponte sul torrente Olona e l’allargamento dei ponti sul canale scolmatore Olona e sul Villoresi”.
“Situazione meno delineata per il raddoppio della Milano-Mortara, dove mentre la prima parte ha visto la realizzazione per 20km della tratta Milano-Albairate, per la tratta intermedia Albairate-Parona, inserita nella legge obiettivo, il cui tracciato segue prevalentemente quello esistente, resta ancora aperto il nodo di Abbiategrasso per il quale RFI non ha ancora individuato una soluzione condivisa al problema progettuale che si trascina da anni”
“Restano molti fattori in negativo da evidenziare in generale: restano elevate le avarie alla rete a carico di RFI, che di fatto rallentano la circolazione dei pendolari e il numero di kilometri nuovi previsti da realizzare in Lombardia: entro il 2022 solo 289km, che arrivano a 419km se si calcola anche l’alta velocità. Oltre a questo poche risposte convincenti sul superamento dei passaggi a livello e sul restyling delle stazioni a carico appunto del partner statale. Suggeriamo ai colleghi in opposizione in Lombardia ma in maggioranza al governo di dare una mossa per contribuire seriamente alla sistemazione del trasporto lombardo”
