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Regione Lombardia: la morte di Roberto Calasso rende tutti più poveri

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MILANO  – “La scomparsa di Roberto Calasso ci rende tutti più poveri e più soli. Piangiamo la perdita di un grande uomo, un intelligente scrittore, un intellettuale di razza, ma anche un imprenditore coraggioso che con i suoi libri ha divulgato il pensiero libero, il sapere, il bello che ci circonda e il male che non possiamo ignorare. Con le sue traduzioni di Kafka, Kundera e Kraus, solo per fare tre nomi, ha sdoganato la cultura mitteleuropea nel Paese”. Lo afferma Stefano Bruno Galli, assessore della Regione Lombardia all’Autonomia e Cultura.

“Roberto Calasso – prosegue l’assessore lombardo – l’anno prossimo avrebbe festeggiato i primi 60 anni della sua meravigliosa creatura, la casa editrice milanese Adelphi, che ha fatto della qualità e della libertà il tratto distintivo dei suoi libri, un sogno diventato realtà che andrà oltre il suo fondatore e `padre`. Ma Calasso è stato ancora di più: un grande scrittore in primis, uno scopritore di talenti, un uomo che guardava al domani senza perdere di vista il presente che gli era toccato in sorte di vivere. La Regione Lombardia – conclude l’assessore Galli – saprà ricordarlo nel modo migliore”.

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