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Regione Lombardia ed Ersaf mettono in mostra i propri gioielli agroalimentari

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MILANO – Dai Fatuli di capra, alla Toma del Nonno. Dalla mortadella di fegato, al Salame Valtellinese. Dal tradizionale Bitto ai più ricercati San Tumas, Silster e Matusc. Ecco la vetrina di eccellenze gastronomica della montagna che Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) metterà in mostra martedì 26 febbraio alla sede dell’Associazione Stampa Estera a Milano in occasione della presentazione della presidenza italiana e lombarda di Eusalp (La Macroregione alpina) a cui parteciperanno il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore all’Ambiente e Clima e delegato Eusalp Raffaele Cattaneo e il presidente di Confindustria Lombardia con la presenza di Andrew Spannaus consigliere delegato dell’ Associazione Stampa Estera a Milano.

Ersaf sta lavorando alla promozione, nell’ambito del progetto Alpine Space Alpfoodway (www.alpfoodway.eu), della petizione per l’iscrizione nella Lista Rappresentativa dei beni Culturali Immateriali dell’Unesco del Patrimonio Alimentare delle Alpi, comprensivo delle pratiche di produzione e conservazione del cibo, dei rituali di consumo; un tema questo inserito nella presidenza Italiana e lombarda di Eusalp. E non mancano anche altri progetti sul cibo come l’utilizzo dell”’Optional Quality Term Mountain Product”, regolamentato dall’Unione Europea per valorizzare i prodotti delle montagne d’Europa attraverso la responsabilizzazione di produttori e consumatori. Su questo si sta sperimentando, in collaborazione con Euromontana, l’uso della dicitura Prodotto di Montagna, attraverso un progetto pilota negli alpeggi di Lombardia.

”La nostra presenza a questo evento – spiega Alessandro Fede Pellone presidente di Ersaf – vuol essere la testimonianza dell’impegno e della perseveranza del nostro Ente sui temi della qualità del prodotto alimentare: quello proveniente dalle Alpi, come dal resto del nostro territorio regionale. C’è grande attenzione proprio ai prodotti di qualità e, in particolare, alle filiere di montagna valorizzate dalla nuova dicitura facoltativa europea ‘Prodotto di montagna”’.

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