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Regione, Comazzi: la mozione PD e M5S ridicola. “Non basteranno le scuse a lavare il fango che hanno gettato addosso ai lombardi”

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MILANO – “Ora che il consiglio ha respinto la ridicola mozione della minoranza, gli esponenti del M5S possono stare tranquilli: non dovranno aggiornare il curriculum e cercarsi un nuovo lavoro” afferma ironico Gianluca Comazzi, capogruppo di Fi in Consiglio regionale, commentando la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione (a eccezione di Italia Viva) nei confronti del governatore Fontana. A detta dell’azzurro, Pd e M5S hanno presentato un documento “pasticciato e confuso, che la nostra mozione ha smontato pezzo per pezzo con una dettagliata ricostruzione di tutti gli errori
del Governo Conte nella gestione della pandemia. Dispiace – prosegue – che ancora oggi si ricorra a bieche speculazioni politiche sulla pelle dei lombardi, che nei mesi più critici hanno perso il lavoro, la
serenità, gli affetti più cari.

Per mesi i grillini hanno dipinto la nostra Sanità come un sistema marcio, per poi scoprire che Rocco Casalino è volato a Milano apposta per operarsi: siamo alla commedia
dell’assurdo. La verità – afferma Comazzi – è che Regione Lombardia è stata lasciata sola, e ha dovuto cavarsela con le sue sole forze. Per questo – continua – auspichiamo che presto venga fatta chiarezza sulle gravi responsabilità di questo Governo di incapaci. E a quel punto – conclude – non basteranno le scuse a lavare via tutto il fango che Pd e M5S hanno gettato addosso alla Regione, alla nostra sanità e a tutti i lombardi”.

 “Un documento frutto della speculazione e dell’accanimento politico, presentato nel giorno in cui i media svelano il Piano sanitario nazionale che il governo di Roma deteneva da fine febbraio snobbandolo colpevolmente”.

Ha aggiunto Luca Del Gobbo, consigliere regionale di Noi con l’Italia, dopo il voto con cui, oggi, in aula, è stata respinta la mozione di sfiducia nei confronti di Attilio Fontana, presentata dalle minoranze in Regione Lombardia.

“C’è stato un Presidente (Giuseppe Conte) che mandava in Cina 18 milioni di mascherine – continua Del Gobbo – e un altro (Attilio Fontana) che la mascherina l’ha indossata col dileggio di alcune forze politiche. C’è stato un Presidente (Conte) che assicurava che il virus, se fosse arrivato, avrebbe fatto meno morti dell’influenza, e un altro (A. Fontana) che lavorava incessantemente per contrastare uno tsunami sanitario senza precedenti”.

Nel suo intervento, Del Gobbo ha rimarcato che “prima di puntare il dito contro chi, in prima fila, ha lottato e sta lottando per l’eccellenza della nostra sanità, ci si dovrebbe chiedere perché Roma smantella il sistema nazionale con un taglio da 37 miliardi di euro e poi si attaccano le Regioni del nord. Al nostro Presidente Fontana continuerò a garantire l’appoggio mio e del mio partito. La Lombardia merita di andare avanti con lui”.

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