MILANO Tre sondaggi in circa dieci giorni, sulle prossime elezioni regionali che si dovrebbero tenere in Lombardia il 12 e 13 febbraio, e tutti dello stesso tenore: Attilio Fontana e il centrodestra staccano nettamente Pierfrancesco Majorino e Letizia Moratti.
L’istituto Bidimedia ne ha pubblicato uno su candidati e partiti nella sera di venerdì 2 dicembre: stando ai numeri raccolti, Attilio Fontana sarebbe sicuro della vittoria, trascinato da Fratelli d’Italia, mentre la Lega è solo il quarto partito in Regione. E il successo del presidente uscente della Regione Lombardia è costruito in molte province, mentre la partita è aperta in pratica solo a Milano, dove Pierfrancesco Majorino è sotto di poco e Letizia Moratti ottiene il suo miglior risultato. È questo lo scenario tratteggiato dall’ultimo sondaggio di BiDiMedia sulla tornata elettorale in programma in Lombardia nei prossimi mesi. La partita è sostanzialmente ingiocabile, stando alla rilevazione dell’1 dicembre.
Il candidato del centrodestra, nello scenario base, raccoglierebbe il 47,6% delle preferenze staccando di quasi 20 punti il suo sfidante appoggiato da Pd, +Europa, Alleanza Verdi-Sinistra e Lombardi Civici Europeisti. Majorino si fermerebbe infatti al 29%. Fuori da qualsiasi partita anche l’ex vice di Fontana, candidata da Azione e Italia Viva, inchiodata al 15 per cento. BiDiMedia ha svolto la rilevazione – che fissa l’affluenza al 63% e lascia un margine di indecisi al 15% – tenendo in conto che il Movimento Cinque Stelle correrà autonomamente: un candidato pentastellato sarebbe destinato a raccogliere il 5,9% dei consensi. Mentre il 2,5% degli intervistati sembra intenzionato a votare per altri candidati.
Ma la cosa forse più interessante è il test effettuato sui singoli partiti.
Il governatore uscente costruirebbe la sua vittoria sui voti di Fratelli d’Italia, data al 31% delle preferenze. Il Pd è il secondo partito in Lombardia, accreditato del 17,2% seguito da Azione-Italia Viva in grado di sopravanzare la Lega: l’accoppiata Renzi-Calenda è all’11,8% mentre il Carroccio si fermerebbe appena all’11,4% in una delle regioni che storicamente hanno costituito un fortino di voti. I risultati del M5s sarebbero decisamente migliori rispetto al proprio candidato: 9% quindi con l’ipotesi di un forte voto disgiunto. Forza Italia è l’unico altro partito oltre il cinque (6,9), mentre Alleanza Verdi-Sinistra è al 3,7% e +Europa al 3,5%. Oltre l’1% anche Italexit di Gianluigi Paragone (1,4) e Unione Popolare (1,1).
Mancano più di due mesi al voto, insomma, ma per ora la linea pare nettamente tracciata. Poi ci sarà la campagna, certo.