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Dall'archivio:

Regionali, il ‘fuoco amico’ fa fuori la Bonfiglio (e siamo a due)

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

MAGENTA  – Due premesse importanti: noi rispettiamo profondamente le logiche di partito, sul serio, e la Lega Nord a nostro avviso si è comportata in questi giorni di pura follia molto meglio degli altri.

A noi però piace Stefania Bonfiglio, non (solo)  per ragioni estetiche ma perché corifea del pensiero e della cultura Talebane, nelle quali ci riconosciamo pienamente.

Quindi considerammo un ERRORE la estromissione della Bonfiglio (segretario uscente e donna più votata nella Lega alle comunali 2017) dalla giunta di Chiara Calati.

Stefania Bonfiglio

Adesso siamo di fronte alla seconda estromissione della Bonfiglio in 7 mesi: avevamo scritto (come sempre per primi) che era in corsa per un ingresso nella lista per le Regionali, ma apprendiamo che al 99% NON sarà così.

La Bonfiglio non entrerà in lista, su di lei è stato messo un veto (legittimo e peraltro previsto dalle norme interne alla Lega), ma come sempre non sappiamo chi sia stato, sembra di essere in un film di James Bond e la vicenda è scura come la Spectre.

Già, chi non vuole Stefania Bonfiglio? Molto probabilmente fuoco amico, ossia fuoco magentino. Ci sta, per carità. Ci pare davvero singolare, ma ci sta.

Come poi ci staranno eventuali scossoni dopo il 4 marzo, quando i Salviniani saranno di fatto egemoni (nel partito, in Regione, alla Camera).

Correranno invece Curzio Trezzani e Silvia Scurati, entrambi con buone possibilità di farcela.

To be continued, insomma. Si vedrà. Magari anche presto.

Fabrizio Provera

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