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Regionali, Albertini fa ‘l’insigheta’: pronto a candidarmi con la Moratti (e il Terzo Polo), solite seduzioni agostane

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MILANO  Letizia Moratti, che ha da tempo annunciato di essere pronta a candidarsi a presidente della Lombardia per il centrodestra, ha chiesto all’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini di essere il primo candidato della lista che porterà il suo nome. Lo ha raccontato lui stesso a Telelombardia spiegando che se ci fosse un “incontro fra centrodestra e terzo Polo” la candidatura dell’ex ministro potrebbe beneficiarne.
“Letizia Moratti – ha spiegato Albertini a Telelombardia – mi ha chiesto di aiutarla e di essere capolista nella sua lista ove ci fosse una convergenza sul suo nome del Centrodestra. Lei vorrebbe fare una lista extra partiti, diciamo una lista Moratti e collaboro con lei, non per aggredire Fontana, che con tutto rispetto è il candidato della Lega e non della coalizione”. Albertini al momento non ha ancora deciso se accettare l’offerta di candidarsi, anche perché è la stessa Moratti ad aspettare la decisione del centrodestra ma l’idea che con Moratti ci sia margine di azione sia per il centrodestra sia per il terzo polo è una “allusione diciamo molto charmant. Su Letizia Moratti ci sono margini di Azione per una Lombardia Viva…”.

“Parlando in questi giorni con Mariastella Gelmini ero rimasto sconcertato del fatto che Calenda fosse entrato in quella coalizione, non tanto per il Partito Democratico, ma quello che aveva impressionato è che avesse accettato di stare in contraddizione con la sua linea politica. Sarebbe stato con una parte politica che si opponeva all’entrata nella Nato della Finlandia e della Svezia, contraria ai rigassificatori, alle trivelle che non si devono sviluppare, insomma l’area dei verdi talebani. Nei giorni scorsi Gelmini gli aveva parlato, aveva cercato di dissuaderlo rendendogli evidenti queste inconcepibili contraddizioni, ha capito che ha fatto una stupidaggine. Ora Il mio appello ora lui e a Renzi è questo, se riusciranno a trovare una sintesi tra le loro aspirazioni personali e il destino del Paese sarà un bene per tutti. Il messaggio del Terzo Polo è fate diventare il vostro io un noi. Vi chiediamo questo. Non so se andranno d’accordo, se riusciranno come nell’antica Roma a governare come due consoli, io spero che il loro senso dello Stato prevalga sulla loro legittima volontà di affermazione come leader. Questo Terzo Polo è un progetto diverso, quello dell’agenda Draghi, del Paese che sta con l’occidente, che tiene a posto i conti, che combatte contro un nemico invisibile che è il Covid e uno con un nemico visibile che è l’ex Unione Sovietica. Questo nuovo Centro ha tutte le caratteristiche per rispondere ad un elettorato moderato, liberale, cristiano, riformista. Io sono pronto a dare una mano, il mio bicchiere lo verso lì. Sono candidato? Come dicono nei film di spionaggio non sono autorizzato a parlare di questo argomento”, ha spiegato Albertini.

 

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