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Reddito Cittadinanza/2, il neo consigliere abbiatense Maiorana: ‘Quanti lo percepiscono in città, e cosa fanno?’

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ABBIATEGRASSO Oltre al duro j’accuse della Lega, di Matteo Salvini e Fabrizio Cecchetti, anche a livello locale si stanno alzando le voci mirate a chiedere lumi sull’utilizzo del Reddito di Cittadinanza, bandiera del Movimento 5 Stelle (purtroppo per noi, sostiene da tempo questo giornale).

E così, in attesa di effettuare il suo ingresso ufficiale in Consiglio al posto di Domenico Finiguerra, il neo consigliere Giovanni Maiorana annuncia dalla sua pagina Facebook l’intenzione di chiedere lumi, all’Amministrazione abbiatense, sui numeri del RDC in città, avendo la giunta Nai- ormai tempo fa- approvato una delibera sul coinvolgimento dei percettori in progetti di pubblica utilità.

Maiorana sostiene che “come noto il reddito di cittadinanza è uno strumento destinato a nuclei familiari in difficoltà che ha, quale obiettivo principe, favorire (tra l’altro) l’inserimento nel mondo del lavoro ed evitare che i soggetti percettori si sentano ‘economicamente esclusi’ dal contesto socio-economico.

Con una delibera di Giunta (datata ottobre 2020) l’Amministrazione comunale di Abbiategrasso ha individuato i Progetti utili alla collettività (Puc) nei quali dovevano essere impiegati i cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza.
Difatti, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, i beneficiari del reddito sono tenuti ad offrire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il comune di residenza, mettendo a disposizione dalle otto alle sedici ore a settimana.
I progetti individuati dalla attuale Giunta riguardano:
– sostegno allo svolgimento delle attività di ingresso e uscita dalle strutture educative e dai plessi scolastici presenti sul territorio, anche al fine di prevenire gli assembramenti nell’ambito delle misure di contenimento dell’emergenza da virus SARS-COV-2;
– supporto alle attività delle associazioni, agli enti e soggetti del terzo settore che realizzano sul territorio del comune interventi di supporto alle attività scolastiche quali: pedibus/walking bus, spazi compiti;
– assistenza alle manifestazioni ed eventi comunali e guardiania;
– supporto all’azienda partecipata AMAGA negli interventi di pulizia e piccoli interventi manutentivi nelle aree verdi, censimento arredi presenti nelle aree comunali;
– piccola manutenzione, pulizie anche in supporto all’utenza già in carico al SAD gestito da ASSP Azienda speciale comunale;
– attività di back-office e assistenza al personale per tutti i lavori interni che sono necessari negli uffici comunali;
– attività contingenti necessità dell’Ente anche in relazione alle specifiche professionalità del percettore del reddito di cittadinanza;
– attività di supporto allo sportello immigrazione nell’accoglienza dei cittadini.
attività di supporto ai cittadini nella predisposizione di documentazione per domande a diverso titolo di servizi, interventi, soprattutto in relazione alle domande da presentare on Line;
– supporto nei trasporti sociali, già gestiti da ASSP, a favore di anziani e disabili;
– supporto agli operatori comunali di custodia sociale nelle attività ordinarie, nell’ambito delle misure di prevenzione degli effetti delle ondate di calore e di freddo e nell’ambito degli interventi di assistenza alla popolazione durante periodi di emergenza.
Atteso che, da quanto appreso sul web (in attesa di chiedere dati ufficiali), i percettori del RDC in Abbiategrasso risultano essere oltre 300 è mia intenzione
CONOSCERE (a distanza di un anno dalla delibera)
1) quanti sono i percettori del suddetto beneficio residenti nel comune di Abbiategrasso;
2) in quale tipologia di PUC gli stessi sono stati impiegati e per quanto tempo;
3) se l’amministrazione comunale ha stipulato od ha intenzione di stipulare dei protocolli di intesa con gli enti preposti (Guardia di Finanza o Agenzia delle Entrate) per verificare la spettanza o meno del contributo in esame”.
Francamente, ci pare una richiesta motivata e sensata. Aspettiamo perciò le risposte alle domande di Maiorana.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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