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Dall'archivio:

Questo vecchio barcè… di Giuseppe Gianpaolo Casarini

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

Qui una piccola lanca del Ticino

un canneto salici e giunchi

lì attorno a far da protezione,

sulla riva da tempo abbandonato

un barcè la sua nudità alla

vista dona spogliato in parte

del fasciame quel fondo piatto

le aguzze punte dal marciscente

legno, or ricordo io, i tempi

antichi di bambino i miei, quando

i barcè questi suoi fratelli compagni

eran di lavoro alle sul fiume fatiche

dure di quei cavator forti di sassi

dal colore  quarzeo  lucente bianco

di pescatori di guizzanti lucci

trote lenti temoli storioni umili scazzoni

e nelle stagion primaverili dei gitanti

amanti a raccoglier in quegli acquosi

prati figli della acque del Ticino

mazzi di bianchi mughetti dal profumo

intenso,or questo dolente legno par

leggermi il pensiero e come sospirando

par implorare e dir amico non lasciarmi

tutto solo  qui a marcire, raccogli dunque

questi resti miei e posali nel fiume nostro

dove la forte corrente delle acque corre

che prima di morir del tutto vorrei come

nella mia giovinezza in queste azzurre

amiche scivolanti onde ancor danzare

giuseppe gianpaolo casarini

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