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Quattro ori, un argento e record mondiale per Simone Barlaam

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CASSINETTA DI LUGAGNANO/DUBLINO – Protagonista assoluto ai Campionati Europei di nuoto Paralimpico che si sono svolti nei giorni scorsi a Dublino, in Irlanda, Simone Barlaam, il giovane atleta di Cassinetta di Lugagnano, 18 anni appena compiuti, riporta a casa quattro pesanti medaglie d’oro di Campione d’Europa, un argento. Un record europeo migliorato nei 100 stile libero. E soprattutto un record mondiale battuto nei 50 stile libero che resisteva dalle Olimpiadi di Londra 2012. Tutta la nazionale italiana ha ben figurato a Dublino conquistando il secondo posto nel medagliere, dietro l’Ucraina e davanti alla Gran Bretagna, con un bottino di 74 medaglie: 28 ori, 24 argenti e 22 bronzi. I Campionati sono stati trasmessi in diretta ogni giorno da RaiSport. E per questo sono stati molto seguiti anche nell’Abbiatense e nel Magentino dai tanti sostenitori del campione locale che, va ricordato, è campione del mondo in carica nei 50 e nei 100 stile categoria S9. Ma andiamo con ordine.

A Dublino, Barlaam ha conquistato un oro pesante nella finale tiratissima dei 100 stile libero S9. L’azzurro ha conquistato il titolo di Campione d’Europa ritoccando il Record europeo che già gli apparteneva, fermando il crono a 54″42 e migliorando il suo vecchio primato di 56″09 stabilito ai Mondiali in Messico lo scorso anno. “E’ stata una gara fantastica – racconta Simone – sapevo che dovevo andare subito forte e così ho cercato di fare. Cercando di scappare via. Ne è uscito fuori un bel Record europeo”. Barlaam ha battuto l’inglese Lewis White, classe 2000, che aveva vinto i 100 stile agli ultimi europei di Funchal e campione olimpico in carica sui 400 stile. Al terzo posto Federico Morlacchi, il campionissimo di Luino che ha confermato il bronzo mondiale del Messico anche agli europei di Dublino.

Il giorno prima, nel debutto a questi europei, Barlaam con una frazione impeccabile ha contribuito alla vincita dell’oro per gli azzurri nella staffetta 4x100m Stile libero a 24 punti assieme ai compagni di nazionale Stefano Raimondi, Antonio Fantin e Riccardo Menciotti.

Nel terzo giorno di gare, ancora una finale e ancora una medaglia per Simone: l’argento nei 100m Farfalla S9 dietro il suo compagno di squadra e di allenamenti Morlacchi. Dai tempi di qualifica i due azzurri non partivano nelle corsie centrali. Ma hanno offerto da subito spettacolo duellando, al solito, su tutti gli altri rimasti a vederli da dietro, in scia.Barlaam è uscito subito in testa dall’acqua di forza e ha virato nei 50 toccando per primo la piastra. Nella seconda vasca Morlacchi ha acceso il suo “motoscafo” ed è andato alla conquista dell’oro. Un oro che vale in crono di 1’00″11, davanti al grande atleta, Simone Barlaam, di soli 65 centesimi. Tutti in piedi. “C’è da dire – ha raccontato Morlacchi dopo l’arrivo vittorioso – che è stato un contentino, perché secondo me oggi la prestazione più bella l’ha fatta Barlaam che ha tirato giù due secondi dal suo personale”. “Per me – ha spiegato Simone – è un europeo straordinario e spero di continuare così”.

Nel quarto giorno di gare Barlaam ha dominato la finale dei 100 dorso S9, fino all’arrivo dove è stato superato per un soffio, pochi centesimi, dal francese campione del mondo Ugo Didier. Ma l’argento è sfumato subito per una irregolarità nella virata di Simone che gli ha fruttato una squalifica. Giusto il tempo di concentrarsi per le ultime due gare nel giorno di chiusura degli Europei, la finale dei 50m stile libero e la staffetta 4x100m misti a 34 punti.

La finale dei 50 stile libero è stato uno dei momenti sportivi più intensi e belli della giornata conclusiva degli europei. Barlaam partiva favorito in quarta corsia. Nonostante la tensione palpabile non ha deluso le attese. La progressione è incredibile. I rivali annichiliti con distacchi enormi per una gara così breve. Il crono si ferma a 25 secondi netti. L’argento va all’ucraino Bozhynskyi (26”43), bronzo allo spagnolo Mari Alcaraz (26”50). “Finalmente – racconta Simone – cercavo questo record da una stagione e mezzo. Speravo di andare sotto i 25 secondi, anche di un centesimo sotto. Ma va bene così. Si può sempre fare meglio e ci sono molte cose da migliorare. Questa medaglia oltre ché alla mia famiglia la dedico a MaxTosin e Micaela Biava, i miei due allenatori, alla Federazione italiana di nuoto paralimpico, alla presidente della Polha Varese, Daniela Colonna-Preti, e a Federico Morlacchi, mio compagno di squadra e di allenamenti”. L’ultimo oro per Barlaam arriva nella gara conclusiva di questi straordinari campionati europei: la staffetta 4×100 misti a 34 punti, con i compagni di nazionale Morlacchi, Raimondi e Federico Bicelli. I quattro con un crono di 4’13”79 guadagnano l’argento dietro i forti ucraini. Ma per un errore degli avversari (il quarto staffettista ucraino ha cominciato la frazione in stile con alcune bracciate a delfino) l’Ucraina è stata squalificata ed è arrivato a sorpresa l’ultimo oro per l’Italia con l’inno di Mameli che ha risuonato per l’ultima volta nel National Aquatic Center di Dublino.

 

 

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