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Dall'archivio:

Quando il politicamente corretto rasenta il paradosso. L’editoriale di Laura Giulio D’Orso

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Mi domando se la questione sia stata liquidata velocemente, visti i tempi che corrono, o se ci abbiano riflettuto, pensato approfonditamente, esaminato gli esiti e le conseguenze. Anche i Giudici della Consulta stupiscono!.

 Si sono riuniti in camera di consiglio lo scorso 14 gennaio per l’esame della questione di legittimità costituzionale dell’art. 262 c.c. sollevata dal Tribunale di Bolzano in ordine all’impossibilità, per i genitori del figlio nato fuori dal matrimonio e regolarmente riconosciuto, di assegnare il solo cognome materno.

 

Con un comunicato diffuso dall’Ufficio stampa della Corte, è stato reso noto che il Collegio ha ritenuto pregiudiziale la questione di costituzionalità del primo comma dell’art. 262 c.c., laddove stabilisce come regola l’assegnazione del solo cognome paterno.

Già, perché di questi tempi, con tutti i diritti costituzionali compressi, e le libertà costrette, questo è il tema più importante da vagliare. Il Governo, con la stessa linea di intensa concentrazione sui reali problemi del Paese e delle persone che lo popolano, nelle ultime settimane ha fra l’altro ripristinato sulla carta di identità dei minori le diciture “Genitore 1” e “Genitore 2”.

Visto che sono un ottimo cittadino, mi permetto allora di suggerire alla Corte Costituzionale, già che sta battendo il ferro ben caldo, di risolvere la diatriba di chi sia il numero “1” e chi il numero “2”, perché non mi pare questione di minor conto.(Per chi avesse studiato l’analisi grammaticale chiamasi “NUMERI ORDINALI, quindi presuppongono un ordine gerarchico).

E che non pensino di risolvere il tema con le lettere, perché “A” viene comunque prima di “B”, ed è importante che i figli sappiano chi, fra quelli che io continuo ostinatamente a chiamare Mamma e Papà, sia il “leader maximo” certificato dallo Stato in casa, quanto meno su certi compiti. 

Che poi, dico con senso un po’ più pratico, pragmatico, ma ce l’hanno un’idea di cosa succede, se solo permetti a chiunque di avere il cognome sia della madre che del padre? Lo sanno che, trattandosi di progressione geometrica, con una successione di ragione 2, alla quarta generazione ogni povero cristo andrà in giro con 8 cognomi? Una litania che nemmeno il Rosario. No, non lo sanno, perché non ci pensano proprio: mi viene umilmente il dubbio che abbiano visioni e progetti che arrivano alla settimana successiva, non alla prossima generazione.

Consiglio per i più giovani … se mi fossi rivolta a mio padre con “genitore 1” mi accompagni a scuola?! penso avrei passato una settimana in punizione, non provateci è una sfida stupida e fuori tempo massimo.

 

Laura Giulia D’Orso

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