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Dall'archivio:

Quando il “cronista da marciapiede” diventa star

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Di nome fanno entrambi Paolo, di professione sono cronisti parlamentari, in comune hanno due caratteristiche importanti per un cronista: sanno fare bene il loro lavoro e … hanno avuto una capacità innata ad “incassare” le sfuriate; il primo, le battute al vetriolo  dei loro due direttori, Emilio Fede ed il secondo, quelle del Direttore Enrico Mentana. All’inizio fu Paolo Brosio, ormai canuto. Divenne famoso al grande pubblico nel 1992 con l’inchiesta di Mani Pulite.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’allora direttore del tg 4 Emilio Fede lo scelse per seguire le cronache giudiziarie inviandolo da mattina a sera davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Era incaricato di seguire, suo malgrado, una delle inchieste più fragorose e devastanti degli ultimi decenni. L’allora giovanotto, calvizie incipienti sguardo sbarrato, loden grigio oversize si ritrovò cazziato costantemente dal direttore. Le sue dirette divennero, sotto l’occhio attento delle telecamere, dei siparietti indimenticabili. L’ombrello aperto sotto la pioggia che cadeva copiosa, il freddo e grigio inverno milanese fra le auto sfreccianti che non lesinavano schizzi, tram che passavano impallandolo durante le dirette, risposte un po’ balbettanti all’incalzare serrato del direttore. Passò quasi novecento giorni sui gradini del Palazzo di Giustizia conquistando la simpatia del pubblico di qualsiasi fede politica.

Sono passati quasi vent’anni ed un altro Paolo, è diventato quasi una star. Paolo Celata, giornalista del tg la 7, è la portentosa “spalla” del direttore Mentana. Acuto, sarcastico, puntiglioso “l’Enrico egocentrico” ha trovato un ottimo incassatore ed un’abile attore.

Paolo Celata diventa sua malgrado il capro espiatorio di battute in diretta di una maratone televisiva che vede nel tortuoso percorso per la formazione del nuovo Governo giallo-verde, la possibilità di “iscriversi” in una maratona televisiva che appassiona e diverte.

L’Inviato Celata, sempre sorridente e disponibile corre da un palazzo all’altro dividendosi fra Senato, Camera e Sedi Istituzionali dei Partiti per cogliere l’attimo, una uscita rubata dal suo cameramen, un bisbiglio da “fonti ben informate”. Corre dietro taxi e auto blu, ricerca lo scoop, il tutto farcito dalle sarcastiche battute al vetriolo del suo mentore e Direttore, un ottimo direttore che sa il fatto suo.

Alcuni sfoghi diventano virali:” [… ]”Celata mi senti?”, inquisisce Mentana con crescente stizza. Celata non lo sente. Il direttore ne prende atto, con la stessa serenità di un toro per le stradine di Pamplona: “È una scena patetica. Ma lui è il simbolo di queste cose!”

“Dove sei?”, lo apostrofa ancora Mentana […] “Stai girando ramingo? Ti sei perso? Sei ubriaco! Una scena deplorevole! Fategli la prova del palloncino”.

Siparietto divertente anche durante il Telegiornale dedicato al referendum in Catalogna. Il direttore del TgLa7 riprende con una battuta l’inviato a Barcellona Paolo Celata, distratto da delle ragazze al momento della richiesta del collegamento in studio per sentire gli umori della piazza immediatamente dopo il discorso di Rajoy sul referedum catalano: Mentana [… ] “Sta rimorchiando …. una scena veramente terribile ….!

Grandi professionisti ma anche “comici” che con le loro battute alleggeriscono le giornate ed i problemi di milioni di persone, umorismo tagliente, più ricercato o più leggero, che, talvolta, quando si sono chiuse le “stagioni teatrali”, ci mancano un po’.

Laura Giulia D’Orso

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