Psicologo di base: altro passo avanti, in Lombardia

Elena Vegni, direttore dell'Unità di Psicologia clinica dell'Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, ha parlato dello psicologo di base come della "porta di accesso alle cure primarie per la prevenzione e la riduzione del rischio di cronicizzazione

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– “Ampliare le possibilità di accesso ai servizi psicologici è il principale obiettivo” del progetto di legge che in Lombardia porterà all’istituzione dello ‘psicologo di base’. “Con questo provvedimento vogliamo trasformare le cure psicologiche da interventi specialistici di secondo livello in interventi di primo livello perché la salute mentale non riguarda solo un singolo cittadino, ma l’intera comunità. Si tratta di un passaggio culturale fondamentale. La cura della mente merita la stessa importanza e attenzione attribuita alla cura del corpo e, quindi, deve trovare una risposta immediata nella medicina di primo livello”.

Lo ha spiegato Patrizia Baffi (Fdi), presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale lombardo, introducendo le audizioni avviate in Commissione sul nuovo Pdl per la creazione di un servizio di cure primarie. Durante la seduta – informano dal Pirellone – sono intervenuti alcuni specialisti di servizi piscologici di strutture sanitarie lombarde. Maria Simonetta Spada, direttore dell’Unità di Psicologia dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha sottolineato due aspetti centrali del progetto di legge: la riduzione del rischio di cronicizzazione e la garanzia di continuità del percorso di cura attraverso l’integrazione dei servizi ospedalieri e di quelli territoriali.

Andrea Bellodi, direttore della Struttura semplice di Psicologia clinica e territoriale dell’Asst Mantova, ha rimarcato l’importanza strategica del lavoro in rete tra psicologi e medici di medicina generale. Maria Angela Abrami, responsabile dell’Unità di Psicologia clinica e del Benessere psicologico dell’Asst Spedali Civili di Brescia, ha definito lo psicologo di base “lo snodo nevralgico all’interno della rete territoriale. Una figura decisiva per dare una risposta di primo livello a una necessità urgente”. Ancora: Elena Vegni, direttore dell’Unità di Psicologia clinica dell’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, ha parlato dello psicologo di base come della “porta di accesso alle cure primarie per la prevenzione e la riduzione del rischio di cronicizzazione”. Infine, la presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, Laura Parolin, ha evidenziato l’importanza che le Case di comunità potrebbero assumere con l’istituzione dello psicologo di base come luoghi “neutrali” e aperti, dove le persone possano andare a chiedere un aiuto, anche attraverso il lavoro in filiera con le altre professioni sociosanitarie.

Durante il dibattito Carmela Rozza (Pd) ha posto l’accento sulla volontà bipartisan della Commissione di lavorare su un testo normativo che possa fornire ai cittadini soluzioni utili e concrete, mentre Paola Bulbarelli (Fdi) si è soffermata sulla correlazione tra disagio giovanile e dipendenze, quindi sull’importanza di offrire ai giovani un punto di riferimento a cui potersi rivolgere. La prossima seduta di audizioni è in programma giovedì 23 novembre; la votazione finale del provvedimento in Aula è calendarizzata per fine gennaio 2024.

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