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Ps di Bià, Lombardo replica a Cameroni (Pd): ‘Magenta NON sta esplodendo..’

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MAGENTA ABBIATEGRASSO – Il tema del Pronto Soccorso dell’ospedale Cantù di Abbiategrasso continua a monopolizzare il dibattito politico.

Lunedì sera il consigliere del Pd Graziella Cameroni, a Bià, ha posto nuovamente l’accento sui disagi che a suo dire lamentano gli anziani costretti nelle ore notturne a recarsi a Magenta, dove il Ps ‘sarebbe in grossa sofferenza’.

Così ieri pomeriggio, durante la conferenza stampa sulla Settimana della Salute, il direttore generale dell’Asst Massimo Lombardo è tornato sul tema.

“Ovviamente noi monitoriamo attentamente i dati di accesso ai Ps, e possiamo dire serenamente che dal 12 dicembre 2016, giorno in cui chiuse nelle ore serali il Ps del Cantù, Magenta NON ha avuto un sovraccarico di pazienti tale da creare dei disagi palesi. I lavori di costruzione del nuovo Pronto Soccorso di Magenta sono in corso, si concluderanno tra pochi mesi e doteranno il territorio, e non solo la città di Magenta, di una struttura di emergenza urgenza moderna e adatta ai tempi”.

Il dottor Lombardo ha di fatto ribadito un concetto espresso durante un incontro (a cui c’eravamo) del novembre 2017: “Il dato storico circa gli accessi presso il PS del ‘Fornaroli’  di Magenta è cambiato in modo significativo dall’inizio degli anni 2000, quando eravamo attorno ai 40 mila accessi annui. Ormai da tempo – ha proseguito – il dato si è consolidato oltre i 60 mila accessi. Il PS di Magenta  è un Dea (‘Dipartimento Emergenza Accettazione’)  di primo livello, andato via a via specializzandosi, entrato in rete con i grandi ospedali come quello di Legnano”.

“Di fatto – ha spiegato il dottor  Lombardo – la decisione assunta sul PS di Abbiategrasso, non è stato altro che un prender atto dello stato delle cose. Ma qui siamo davanti ad un percorso tracciato da tempo in questa direzione“

Quello che sostiene il Dg dell’Asst è molto chiaro: Legnano e Magenta sono destinati sempre più a diventare i poli di riferimento dell’emergenza urgenza, mentre Abbiategrasso e Cuggiono vanno in un’altra e diversa direzione.

In chiave più politica, invece, sempre ieri il sindaco di Magenta Chiara Calati ha chiesto espressamente “di interrompere il continuo taglio di fondi che i governi nazionali hanno imposto alla Lombardia. Ci servono risorse, risorse per i nostri ospedali e potenziare la rete medica ed assistenziale in tutto il territorio dell’Asst. Io ovviamente non entro nel merito della diatriba sui Ps, chiedo solo che per tutti i nostri Comuni, a partire da Magenta e Abbiategrasso, ci siano più attenzione e più fondi”.

La querelle, insomma, s’arricchisce di un nuovo capitolo.

 

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