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PS di Bià 2: Soldadino e Baldini contro Gallera

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ABBIATEGRASSO –  La chiusura notturna del PS di Abbiategrasso continua a tenere banco in questa campagna elettorale nell’est Ticino, in attesa che domani proprio l’Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera arrivi proprio in quel di Bià.  Ieri sera, l’assemblea promossa dal Movimento dei Diritti del Malato che è servita, se possibile, a surriscaldare ulteriormente gli animi:  “Basta parole, basta tentennamenti. Il Pronto Soccorso di Abbiategrasso deve essere riaperto. Lo abbiamo detto nei giorni scorsi in un presidio organizzato propri fuori dall’Ospedale con Mantovani e La Russa. Lo ribadiamo ora: Fratelli d’Italia lavorerà per questo obiettivo senza la confusione e le ambiguità che si sono manifestate durante l’attuale gestione. Fratelli d’Italia in particolare sosterrà solo un assessore che si impegnerà per la riapertura di questo presidio sanitario. Il territorio dell’Altomilanese e dell’Ovest milanese merita più rispetto”. Così in una nota Giuliana Soldadino e Romano La Russa, candidati di Fratelli d’Italia per Regione Lombardia nella circoscrizione di Milano e provincia, d’intesa con Ignazio La Russa, Daniela Santanchè, Mario Mantovani. 

Rincara la dose Maria Teresa Baldini, Consigliere Regionale uscente di Fuxia People e oggi candidata per Fratelli d’Italia al Pirellone.

“Vergognosa la decisione dell’avvocato Giulio Gallera di tenere chiuso il pronto soccorso di Abbiategrasso in orario notturno”. “Da medico e da politico – ha cominciato Baldini – prendo le distanze in modo netto dall’atteggiamento di Gallera che, nonostante la mozione approvata in consiglio regionale per la riapertura del pronto soccorso, persevera nella sua posizione, a danno degli utenti-pazienti. Chi intraprende scelte del genere non potrà mai, a mio avviso, essere adatto a fare l’assessore alla sanità. Parla dei medici come soldatini da gestire e mettere in fila e confonde, fino a dividere, i medici di base da quelli ospedalieri. L’approccio gestionale deve essere totalmente opposto, proprio seguendo il criterio di ‘unire il territorio’ della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Chi sollecita la divisione non conosce il sistema e non ha una visione medica: è fondamentale che i medici facciano rete, quelli di famiglia con quelli impegnati in corsia.

 

L’avvocato Gallera – incalza Baldini – pensa ancora alla priorità di introdurre negli ospedali cani, gatti e conigli, incurante delle problematiche igieniche che ne conseguono. Priorità che non hanno nulla a che vedere con la pet terapy, che invece condivido. Con questo metodo si strozza il sistema, si sposta l’attenzione sulle impellenze del servizio e si fa danno a chi ha bisogno di curarsi. Mi opporrò in ogni sede a questo tipo di strategia e auspico che l’avvocato Gallera torni sui suoi passi. Ma se ciò non dovesse avvenire – conclude Baldini – Fontana dovrà garantire ai cittadini lombardi che Gallera non sarà più assessore al Welfare perché inadatto”.

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