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Provincia di Novara: un drone per aumentare il controllo del territorio

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NOVARA – La provincia di Novara sarà presto dotata di un drone di ultima generazione.
Si attiva così una vera e propria task force tecnologica per verificare situazioni a rischio e pericolose per la salute. Il consigliere delegato alla polizia provinciale Luca Piantanida ed il consigliere delegato a Caccia, Pesca e Politiche Agricole Paolo Sibilla annunciano l’acquisto di un drone Phantom 4 Advanced, tra i più performanti in commercio, con un’autonomia di volo di 25-28 minuti raggiungendo la velocità massima di 57,6 chilometri orari, con un raggio d’azione di 3,5 chilometri e dotato di fotocamera da 12 megapixel in grado di realizzare filmati in alta definizione (4K), scattando fino a 50 fotogrammi al secondo. Sarà già operativo nei primi mesi del 2019 e impiegato al di sopra dei corsi d’acqua, dei boschi e in tutte le zone del territorio provinciale in cui si ravviseranno attività illecite, per individuare eventuali sostanze o scarichi abusivi, ma anche discariche non riconosciute.
Attraverso i droni si valuteranno i corsi d’acqua spesso considerati tra i destinatari delle maggiori azioni di inquinamento, oltre ai rifiuti speciali pericolosi di cui qualcuno potrebbe disfarsi. E con il vantaggio di compiere più “viaggi” per venire subito a capo di possibili discariche o cave abusive nate da poco tempo. E’ allo studio anche un’applicazione per cellulare, che permetterà alla Polizia provinciale di ricevere segnalazioni in tempo reale dai cittadini e muoversi per bloccare sul nascere e in tempo gli atti dannosi.
“I nostri agenti svolgono un lavoro delicatissimo e stanno ottenendo risultati straordinari – commenta il consigliere delegato Luca Piantanida – per cui, oltre a meritarsi la nostra gratitudine, devono poter utilizzare strumenti all’avanguardia per svolgere al meglio il loro lavoro”.
 “Il drone ha molteplici capacità di utilizzo e con immagini e riprese dall’alto potrà permetterci di controllare al meglio specifiche aree. Verrà impiegato ai fini della tutela dell’ambiente, per la sicurezza stradale con il controllo dello stato delle pareti che fiancheggiano le strade provinciali, per i problemi di viabilità, frane o dissesti morfologici, fino al controllo della presenza degli ungulati sul territorio. Strumenti di questo tipo possono fornire un aiuto molto prezioso” – dichiarano Piantanida e Sibilia. Un progetto con un grande potenziale che potrà farci raggiungere importanti risultati e permetterà alla Polizia Provinciale di continuare con il delicato e minuzioso lavoro di controllo capillare del territorio.”

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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