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Provincia di Novara, FDI vuole le telecamere negli asili: il niet del PD

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NOVARA – Anche gli aguzzini sono <<vittime>>: è il discutibile giudizio che è stato espresso da un esponente del Partito Democratico in seno al Consiglio Provinciale di Novara. Il consigliere e sindaco di San Nazzaro Sesia Stefano Zanzola, si schiera contro la mozione presentata da Fratelli d’Italia per impegnare il Presidente Federico Binatti a “farsi portavoce delle istanze presso il governo regionale affinché il presidente della Regione Piemonte e la Giunta regionale si attivino per favorire, anche attraverso l’erogazione di contributi, ‘installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso nei nidi, nelle scuole d’infanzia pubbliche e paritarie, e negli istituti per anziani e disabili operanti sul territorio regionale, con lo scopo di migliorare i livelli di sicurezza e qualità nell’erogazione dei servizi offerti e di prevenire abusi e maltrattamenti”.

E così, mentre il consigliere di Fratelli d’Italia Ivan De Grandis ha esposto il documento motivando la propria posizione condivisa con Amministratori e sindaci del territorio, il Pd si è schierato contro, giustificando di fatto i maltrattamenti. Gli operatori, secondo quanto affermato dal dem Zanzola, commetterebbero quindi le violenze perché <<stressati>> e non abbastanza formati. Chi mette le mani addosso a un disabile o a un bambino non sarebbe un individuo che si comporta in modo bestiale e intollerabile, ma una persona sovraccaricata di lavoro e stressata che la Regione dovrebbe indennizzare con qualche corso di formazione in più, insomma.

<<Per il gruppo di Fratelli d’Italia – commenta allibito De Grandis – la stragrande maggioranza degli operatori fa sicuramente bene il proprio lavoro, ma chi sbaglia, soprattutto nei confronti di soggetti deboli e indifesi, deve pagarne le conseguenze e le telecamere servono proprio per tutelare sia i bambini, gli anziani e i disabili, sia anche lo stesso personale che svolge con serietà e correttezza le proprie mansioni. Fratelli d’Italia è una formazione politica da sempre attenta a queste tematiche, tanto che la prima proposta di legge fu presentata proprio dal partito di Giorgia Meloni già nel 2016. Le violenze alle persone più fragili vanno fermate senza se e senza ma e su questa direzione sta andando anche il Governo nazionale. Il consigliere Zanzola probabilmente non era lucido e ha straparlato. L’intervento è stato davvero surreale, soprattutto perché ha messo sullo stesso piano le vittime di questi odiosi abusi e quanti usano violenza in quanto “stressati”, dando così “il la” a interpretazioni ambigue. Seguendo questo ragionamento, se una persona è stressata è legittimata a molestare o ad aggredirne un’altra? E la soluzione per evitare questo rischio è rappresentata da “corsi di formazione anti-stress” a spese dei piemontesi? Pazzesco! Il Pd non ha votato una mozione che chiedeva al nostro Presidente di farsi portavoce presso la Regione per attuare iniziative analoghe a quelle della vicina Regione Lombardia. Il Pd è fuori dalla realtà”.

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