“Per quest’ultimo articolo del 2020 voglio regalarvi e raccontarvi di un avvenimento poco conosciuto ma molto intenso e pieno di valori.
Nel lontano Natale del 1897, a Reggio Emilia, il giornalista e deputato socialista Camillo Prampolini davanti alla chiesa della città pronunciò la Predica del Natale.
Un predica diversa, molto forte e che ancora oggi fa vibrare la coscienza di ogni cittadino, di ogni cristiano. Ogni anno viene riproposta in quel di Reggio.
Prampolini chiese ai fedeli se fossero veramente cristiani e se avvertissero gli stessi sentimenti di Cristo contro l’ingiustizia e la diseguaglianza degli uomini. E se pensassero che bastasse frequentare la Chiesa e sorbirsi i sacramenti per dimostrarlo. Chiese loro se la Chiesa del suo tempo interpretasse quegli ideali. E poi dichiarò che se volevano davvero combattere un mondo basato sulla sopraffazione e sulla discriminazione dovevano diventare socialisti.
I valori cristiani si intersecano con i valori del socialismo.
Vi lascio alla lettura della Predica.
Buon Natale, siate buoni cristiani e magari socialisti…

Fabrizio Garavaglia
Predica di Natale di Camillo Prampolini (Natale 1897)
Quando i contadini e i “cameranti” uscirono dalla chiesa, videro sulla strada un uomo che, salito su un tavolo e circondato da alcuni del villaggio, cominciò a parlare.
Si avvicinarono. Era il giorno di Natale e quell’uomo diceva:
“Lavoratori! Ancora una volta voi avete festeggiato nelle vostre case e nella vostra chiesa la nascita di Gesù Cristo. Ma interrogate la vostra coscienza: siete ben sicuri di meritare il nome di cristiani? Siete ben sicuri di seguire i principi santi predicati da Cristo e pei quali egli morì? Badate! Voi vi dite cristiani, perché recitate le preghiere che vi insegnarono i vostri parenti; perché andate alla messa e alla benedizione; perché infine vi confessate, vi comunicate e osservate tutte le altre pratiche del culto cattolico. Ma credete voi che questo basti per chiamarsi cristiani? Voi non potete crederlo, o amici lavoratori. Non potete crederlo, perché diversamente – se si dovesse ammettere che il cristianesimo consista nelle sole pratiche del culto cattolico – si dovrebbe arrivare alla strana, assurda, ridicola conclusione che i primi e i più devoti seguaci di Cristo e lo stesso Cristo in persona …non furono cristiani!
Per leggere integralmente la Predica di Natale di Prampolini: |