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Progetto Magenta: il nostro contributo all’ultimo Consiglio comunale

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO MAGENTA –  I Civici di Silvia Minardi ormai come da tradizione, mensilmente, informano la popolazione con un report dettagliato sulle numerose attività che Progetto Magenta porta avanti in città. In questo lungo resoconto non mancano i riferimenti al recente Consiglio comunale. Minardi pone l’accento innanzi tutto su una “questione di metodo” vale a dire sul fatto di convocare la massima assise cittadina alle 13,30, di un giorno lavorativo.

Quindi, entra nel merito delle questioni. A partire dal tema TARI. “Il Consiglio Comunale con il nostro voto contrario ha deciso di aumentare le aliquote della TARI. Solo per questo anno, però, grazie ai 100 mila euro del Governo e i 120 mila euro del Comune (70 mila per utenze non domestiche e 50 mila per utenze domestiche) la TARI sarà ridotta ad alcune categorie di utenze. Quindi, per il 2020 ci sono i soldi del Governo e del Comune, ma in futuro?”. E’ quanto si domanda Minardi che poi prosegue così:  “Abbiamo proposto, con un emendamento al Regolamento, di introdurre la possibilità di non far pagare la TARI alle imprese, ai commercianti, agli
artigiani che dovessero essere costretti a chiudere per imposizioni dovute a emergenze o calamità; il nostro emendamento è stato bocciato perché il Comune di Magenta non dispone dei codici ATECO! Proprio così: invece di usare il nostro emendamento per attivarsi, hanno preferito dire di no. Ad una proposta di buon senso!

L’EMENDAMENTO DI BUON SENSO BOCCIATO: “Se la TARI si paga sulla base del criterio “chi produce rifiuti paga” perché non accettare l’emendamento da noi proposto? Abbiamo anche chiesto, ma invano, perché la TARI fosse aumentata: la TARI serve a coprire per intero il costo del servizio che è, quindi, aumentato nonostante i mesi di lockdown”.

Sempre a proposito di tributi, altro tema toccato quello dell’IMU. “Abbiamo proposto un emendamento che andava nella direzione di agevolare le attività commerciali colpite da lavori dovuti a Opere Pubbliche che durano parecchi mesi. Risultato: il nostro emendamento è stato dichiarato inammissibile! Eppure ci sono comuni che hanno previsto, e non da oggi, simili agevolazioni”.  Insomma, anche qui picche dall’Amministrazione di Chiara Calati.

Quanto invece al Piano per il Diritto allo Studio la prof.ssa Minardi ha detto:  “Sono finalmente spariti i lunghi elenchi di progetti che servivano più a mettere in mostra il lavoro di qualche assessorato invece del diritto allo studio vero e proprio. Sono elencati i provvedimenti a favore delle scuole per la riapertura e sono comparsi miracolosamente 5.000 (cinquemila!!!) euro da spendere in borse di studio: una cifra che dice tutto sull’attenzione per i capaci e i meritevoli non dotati della capacità economica di proseguire negli studi.
Nell’ambito della discussione, Progetto Magenta ha fatto presente due ordini di problemi: la necessità di controlli al di fuori delle scuole, alle fermate degli autobus e in tutti i luoghi dove gli studenti tendono a fare assembramenti e l’esigenza di mettere mano agli orari della navetta visto che, da anni, essa viene usata per collegare diverse aree della città con le scuole.
La risposta della maggioranza è stata che, invece di trovare il pelo nell’uovo, bisogna ringraziare l’amministrazione: se la scuola è ripartita a Magenta è grazie al lavoro della maggioranza (sic!)”.

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