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Dall'archivio:

Processo Mantovani, verso la prescrizione per palazzo Taverna?

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MILANO – Mario Mantovani, l’ex vicepresidente della Regione Lombardia arrestato nell’ottobre 2015 nell’ambito di un’inchiesta sulle presunte tangenti nella sanità lombarda e ora sotto processo  è “orientato” a rinunciare alla prescrizione già scattata sul reato di abuso d’ufficio. Lo ha evidenziato lo stesso ex numero due di Palazzo Lombardia durante l’udienza di ieri al Tribunale di Milano, precisando però di volersi prima confrontare con i suoi legali per valutare bene cosa fare.

Matovani è imputato per corruzione, concussione e turbativa d’asta. L’accusa di abuso d’ufficio, caduta in prescrizione già dai primi di ottobre, riguarda fatti del 2010, quando era sindaco
di Arconate, comune dell’hinterland milanese, relativi al ben noto immobile settecentesco  Palazzo Taverna.

Ieri il politico di Forza Italia ha preso la parola di aula per manifestare, attraverso una serie di dichiarazioni spontanee, il suo proposito di rinunciare alla prescrizione, ma soltanto dopo
essersi confrontato con i suoi legali. Il pm Giovanni Polizzi intende tuttavia proseguire l’istruttoria anche sull’ipotesi di abuso d’ufficio perchè collegata ad altre imputazioni del processo. Bisognerà aspettare la prossima udienza, in calendario per il 18 ottobre, per sapere se i giudici della Quarta Sezione Penale di Milano dichiareranno o meno prescritto il reato contestato a Mantovani e ad altri imputati.

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