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Dall'archivio:

Previati, la via Crucis di Castano Primo un libro e un sito per conoscerne tutti i segreti

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CASTANO PRIMO  – E’ della professoressa Maria Cristina Moscatelli, il libro che racconta i dettagli della Via Crucis di Gaetano Previati. Una pubblicazione che è stata fortemente voluta dall’Amministrazione comunale per rendere omaggio all’artista “castanese di adozione”, nel centenario della sua scomparsa, celebrata pochi mesi fa. Dopo un’introduzione di Castano e del territorio castanese di fine Ottocento, le pagine successive sono dedicate alle foto dei manoscritti originali, alla loro trascrizione e non mancano le bellissime immagini di ogni singola stazione, oggi custodite presso il Museo Civico cittadino di via Corio.

Un volume quindi interamente dedicato alla Via Crucis commissionata nel 1882 e che aveva come sede originaria il cimitero cittadino. “Si tratta di un importante lavoro di riorganizzazione, digitalizzazione e trascrizione di tutti i documenti relativi al travagliato iter di esecuzione dell’opera presenti negli archivi comunali, datati dal 1882 al 1890. Portando alla luce questi documenti, l’Amministrazione ha fatto un “regalo” non solo agli studiosi, ma a tutta la cittadinanza, poiché ha reso fruibili e accessibili 46 fogli manoscritti, fino ad oggi pubblicati solo in parte”, commenta la consigliera comunale Ilaria Crespi, delegata alla Cultura.

Il volume, il cui lavoro di coordinamento è stato realizzato dall’Ufficio Cultura del Comune di Castano Primo. ha il patrocinio di Regione Lombardia, Fondazione per Leggere, Polo Culturale del Castanese, è stato stampato dalla Cooperativa La terra promessa di Novara ed è in vendita presso la libreria “Alfa&Beta” di Castano Primo e nelle biblioteche del Castanese.

Per chi volesse ulteriori informazioni sull’opera e l’artista, sul sito di CPcontainer che racconta il territorio e i personaggi del castanese, si trovano molti dettagli sulla via Crucis, “la prima realizzata dal pittore e unica opera affrescata, mentre la seconda, su quadri, è conservata nei Musei Vaticani”, spiega Angelo Fornara fondatore del sito.

Al link https://cpcontainer.weebly.com/la-via-crucis-del-previati.html si possono anche vedere le immagini delle diverse “stazioni confrontate con i residui pittorici dell’artista, in cui emergono i colori originari dell’affresco, originariamente collocato al cimitero ma che purtroppo si sono ammalorati”.

Per i più curiosi si segnalano due dettagli in particolare legati alle stazioni X e XIV, in cui il Previati in attesa di essere pagato come riportano numerose lettere di sollecito, attraverso la sua opera “denuncia il mancato pagamento della commissione dovuta, non disegnando le gambe del Cristo deposto e inserendo un orso guardingo in un paesaggio che non ne rappresenta l’habitat naturale”.

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