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Dall'archivio:

Presunto migrante della Vincenziana arrestato per spaccio

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MAGENTA – Si torna a parlare di migranti, si torna a parlare di Casa Vincenziana, ma soprattutto si torna a parlare di richiedenti asilo colti in flagranza di reato a spacciare a poche decine di metri proprio dal luogo che li ospita ormai da anni. E’ successo l’altro giorno al Parco Pertini, luogo frequentato da famiglie e bambini. Quando un “presunto profugo” è stato pizzicato a spacciare dai Carabinieri. Un fatto grave e che portato la Lega a riaccendere la polemica attorno alla ‘questione migranti’. Anche se par di capire, che poco o nulla possa fare in concreto il movimento politico – finché le regole di sistema saranno queste –  che dalla scorsa estate governa la città assieme alle altre forze del centrodestra con il sindaco Chiara Calati.  Sta di fatto che, comunque, il Carroccio locale torna a denunciare “le scellerate politiche immigratorie dello stato italiano. In questi mesi la situazione è sempre stata monitorata, infatti gli incidenti e i momenti di tensione si erano notevolmente ridotti grazie al rapporto chiaro instauratosi con il Comune” ricordano i Lumbard. “Ora dinnanzi a tali fenomeni chiediamo che siano presi i giusti provvedimenti per sanare la situazione e allontanare chi contravviene alle nostre leggi vendendo droga nei parchi magentini promuovendone il degrado”. Conclude la nota della Lega. Senz’altro il migrante sarà allontanato – così come già capitato in passato, soprattutto con i nigeriani che pare essere l’etnia più refrattaria al rispetto delle regole del comune vivere dentro alla Casa Vincenziana – assicurato (cosa già fatta grazie all’intervento della nostra Arma dei Carabinieri) alle Forze dell’Ordine e auspichiamo trattenuto nelle patrie galere. Diversamente, sarà spedito chissà dove, sempre all’interno del suolo italico, libero di delinquere ancora (ipotesi probabile).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sulla vicenda è intervenuto anche il vice sindaco Simone Gelli che ha la delega alla Sicurezza:  “Chiederò a chi gestisce (la Cooperativa Intrecci) la struttura ancora più controlli sugli ospiti del centro. Non è ammissibile che coloro i quali si trovano in questo Paese ormai da anni, a totale costo di ognuno di noi, contribuiscano poi a spacciare nella nostra città, stupefacenti. Mi auguro che anche il Prefetto di Milano voglia essere attento a queste tematiche che non sono cosa di poco conto per le nostre comunità. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri per la grande attenzione che ogni giorno rivolge alla nostra città ed alla nostra comunità e a tutti i cittadini che con le loro segnalazioni consentono a tutti noi di avere un maggior controllo del territorio”. 

F.V.

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