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#PosizionamentoPolitico: il ritorno del Duce

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Vi proponiamo qui l’interessante contributo di Matteo Spigolon, Fondatore di Fabbrica Politica rispetto al lavoro di posizionamento politico fatto in questi mesi attorno alla figura di Caio Giulio Cesare Mussolini, candidato alle elezioni europee. Un illustre sconosciuto fino a poco tempo fa, ma che vuoi per il nome che porta, vuoi per la strategia adottata potrebbe ottenere un risultato sorprendente il prossimo 26 maggio. Buona lettura

“Non lui. Non quel Duce, Benito è morto. Parlo di un altro Mussolini, e non mi riferisco nemmeno ad Alessandra. La persona in questione è Caio Giulio Cesare Mussolini. Cognome pesante, ma nemmeno il nome non scherza. Caio, nome usato come abbreviativo di quello completo, è bisnipote del Duce, ovvero nipote di Vittorio Mussolini (secondogenito di Benito).
Nato in Argentina, ha vissuto a lungo in Venezuela, da diversi anni vive negli Emirati Arabi Uniti dove lavora come manager per una società italiana che produce sommergibili di piccola dimensione.
Alzi la mano chi lo conosceva fino a qualche giorno fa. A parte qualche persone del “settore”, praticamente nessuno. Neppure io. Ma allora perché ne parlo? Cos’ha di particolare a parte il nome, il cognome e il legame di parentela?

Ci ha pensato Giorgia Meloni a tirarlo fuori dal cilindro quando, pochi giorni fa ha annunciato la sua candidatura per Fratelli d’Italia alle elezioni europee del 26 maggio prossimo.

Apriti cielo. C’è tutta una galassia là fuori che, al solo sentir nominare quel cognome, frigge di pazzia. Alla notizia della candidatura si sono aggiunti gli incontri sul territorio e la promozione sui social. Il mondo antifa, ma non solo, è in rivolta.

Nonostante Caio abbia affermato che il fascismo è da considerarsi concluso con la morte del suo illustre parente e che non serve a nulla rivangare il passato, certe scelte sono andate in direzione opposta. Se Fratelli d’Italia voleva tentare di massimizzare il risultato nella circoscrizione del sud alle elezioni europee, dal punto di vista “tecnico”, ha fatto le cose giuste in termini di proposizione e gestione della candidatura.

Partito giusto 
A una domanda sul perché il partito della Meloni e non la Lega, ha risposto: “Amo l’ Italia da quando sono nato, non da pochi anni. L’ amore per l’ Italia non è una scoperta recente, insomma. E nemmeno interessata. Ho servito nella Marina militare per buona parte della mia vita e ho giurato fedeltà al mio Paese. Fratelli d’ Italia è un partito autenticamente patriottico ed è quello più vicino alla mia sensibilità culturale”. 

Cognome (e anche nome) giusto
Il cognome Mussolini, soprattutto in determinate zone, è garanzia di consensi entrata da un certo target elettorale. Il nome è uno di quelli importanti e che riporta ai fasti dell’antica Roma.

Lo slogan su misura
“La storia. Il futuro. L’Italia”. Come a dire che il cognome Mussolini rappresenta il passato dell’Italia, il futuro e una nazione intera che, sotto sotto, anche se non si espone, è ancora legata a quello che fu.

Font del cognome giusto
Usando un font tipico fascista per il cognome sul manifesto hanno consapevolmente gettato benzina sul fuoco. Tutto ciò ha generato PR gratuite. Dalla candidatura, alle scelte comunicative, al blocco temporaneo sui social dovuto al suo cognome e sfruttato a dovere per denunciare una censura preventiva”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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