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Popolo della Famiglia: denunce anche a Pavia e dintorni contro l’obbligo vaccinale

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Estorsione e violenza privata: sono i reati che il Popolo della Famiglia della provincia di Pavia contesta al Governo guidato da Mario Draghi, a seguito dell’obbligo vaccinale imposto agli ultracinquantenni. Un esposto-querela è stato consegnato stamattina alla Procura della Repubblica di Pavia.
 

PAVIA – “Noi ravvisiamo il reato di estorsione e di violenza privata ai danni degli ultra 50enni perché quest’obbligo vaccinale è una cosa illegittima e un ricatto”, spiega Angelo Mandelli portavoce provinciale del Popolo della Famiglia.

“Draghi lo ha detto chiaramente: l’obbligo viene imposto agli over-50 non perché ‘infettano di più’, ma perché ‘si ammalano di più’. Quindi non è una misura di tutela della salute pubblica, ma una forma di paternalismo puro, per sostituirsi alla responsabilità individuale e per “punire” chi non sia adegua ai diktat statalisti.

“Si viene multati anche se si sta chiusi in casa e quindi non si infetta nessuno. Vi sembra giusto questo? Non è la funzione di uno stato democratico. Semmai di uno Stato ‘Etico’.

“Si sta regredendo a periodi di vera e propria dittatura, dimenticandosi della stessa costituzione italiana, continua Mandelli.

“Nemmeno per il fumo si è mai pensato di renderlo illegale e impedire di fumare anche in privato. Invece qui o Stato pretende di entrare nella nostra vita personale e di imporci qualcosa “per il nostro bene”.

“Se accettiamo una logica del genere domani ci ritroveremo lo Stato che ci impone lo sciroppo per la tosse o la maglia di lana quando fa freddo”.

 
“L’obbligo vaccinale agli over-50, termina Mandelli, è anche una inaccettabile forma di discriminazione; non si è mai visto che in un paese civile le persone di 50 anni abbiano meno diritti di quelle di 49. “Un vero e proprio pasticcio all’italiana. Speriamo che qualche magistrato prenda in mano la questione e sollevi la eccezione di costituzionalità”.
 

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