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Polveri sottili sempre sopra la soglia, sia a Milano che a Magenta

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MILANO MAGENTA  Polveri sottili ben oltre i limiti a Milano, dove ieri le quattro centraline dell’Arpa attive in città hanno registrato una media di Pm10 tra i 60 (Pascal e Verziere) e i 72 (Senato) microgrammi per metro cubo d’aria a fronte di una soglia massima fissata a 50 microgrammi. I valori di Pm 10 hanno superato i limiti anche in provincia, con Pioltello-Limito a 58, Magenta 61 e Cassano 58.

Sempre secondo quanto rilevato da Arpa, a Milano l’Indice di qualità dell’aria (Iqa) riferito a domenica scorsa era al penultimo dei cinque livelli previsti (“scarsa”), con una media giornaliera di Pm 2.5 che aveva raggiunto i 36 microgrammi contro un massimo fissato a 25.
La maggior parte delle città italiane, l’85% del totale, sono sotto la sufficienza e scontano il mancato rispetto negli anni soprattutto del limite suggerito per il Pm2,5 e in molti casi anche per il Pm10. Fanalini di coda le città di Torino, Roma, Palermo, Milano e Como (voto 0) perché nei cinque anni considerati non hanno mai rispettato nemmeno per uno solo dei parametri il limite di tutela della salute previsto dall’Oms.

Per le polveri sottili, la stragrande maggioranza delle città ha difficoltà a rispettare i valori limite per la salute: per il Pm10, mediamente solo il 20% delle 97 città analizzate nei cinque anni ha avuto una concentrazione media annua inferiore a quanto suggerito dall’Oms, percentuale che scende al 6% per il Pm2,5 ovvero le frazioni ancora più fini e maggiormente pericolose per la facilità con le quali possono essere inalate dagli apparati respiratori delle persone. Più elevata la percentuale delle città (86%) che è riuscita a rispettare il limite previsto dall’Oms per il biossido di azoto (NO2).

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