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Più sicurezza e ‘appeal’ per la Casorezzo che verrà

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CASOREZZO – Le due direttrici lungo cui il paese dovrà correre nel futuro prossimo le indica in modo chiaro: attraibilità e sicurezza. La prima come capacità di offrire servizi a misura di ogni fascia d’età e di tenere ben acceso il lume del commercio cittadino, la seconda come possibilità di vivere il territorio in modo costante a suon di iniziative tenendo così a debita distanza le unghie della criminalità. Su quest’ultimo aspetto il gruppo di opposizione “Insieme per Casorezzo” ha di recente acceso i riflettori evidenziando che “la criminalità a Casorezzo si è scatenata nei giorni scorsi  e ci dispiace che i ladri, i vandali, i delinquenti di ogni tipo la facciano franca anche per la mancanza di strumenti di prevenzione e controllo del territorio”. E a questo ha aggiunto di essere rimasta inascoltata rispetto ad alcuni suggerimenti forniti. Qualcun altro ha invece osservato come “i commercianti, in questi anni, non siano stati sufficientemente aiutati, si sono registrate delle lamentele, se prendiamo una realtà a noi vicina come Inveruno le cose stanno in modo del tutto diverso”.
Osservazioni che non trovano affatto l’assenso del primo cittadino la cui replica è stata altrettanto esplicita: “per quanto riguarda i commercianti –  controbatte-  non è affatto vero che non siamo venuti loro incontro, abbiamo una serie di progetti come quello del ponticello tra le vie Piave e Mario Bertani in cui abbiamo proprio ascoltato le loro esigenze, e così è anche per piazza Garibaldi​; in più è da quattro anni di fila che abbiamo abbassato le tasse ai commercianti”. Riguardo alla sicurezza, invece , osserva che “il miglior sistema per contrastare i fenomeni di criminalità è di vivere il territorio, quando le persone vivono il territorio la delinquenza se ne sta alla larga” . Il discorso è quindi, più che di repressione, di favorire la partecipazione sociale. E la partecipazione sociale, accanto all’attenzione a dinamiche in atto soprattutto di carattere demografico, conclude Oldani, aprirà la strada per individuare una serie di soluzioni efficaci per dare a Casorezzo una marcia in più. “Ci sono alcuni aspetti che non possiamo sottovalutare e che dobbiamo affrontare tutti insieme – prosegue il primo cittadino – per quanto riguarda l’aspetto demografico, per esempio, a Casorezzo da due anni nascono meno bambini, in precedenza ne nascevano in media 48-50, questo non è un problema da poco; e anche per quanto concerne gli anziani dobbiamo tenere conto anche noi di un fenomeno generale come l’invecchiamento della popolazione che ci porta a ripensare ai servizi da offrire”.  Oldani, per individuare una possibile pista, guarda lontano, fino all’Asia, precisamente al Giappone dove, ricorda, “hanno realizzato quartieri interamente dedicati alle persone anziane con commercio di vicinato, piste ciclabili, meno traffico”. Ma da considerare, proprio nel quadro della maggiore partecipazione, vi è anche un altro fenomeno. Oldani registra infatti in paese una flessione nel numero di persone dedite al volontariato: “la partecipazione è sempre minore – osserva – vorremmo realizzare un servizio come quello dei nonni vigili ma non riusciamo per mancanza di disponiibilità, sul piano della partecipazione bisognerà quindi lavorare anche su questo versante”. Insomma, una Casorezzo che ha le idee chiare su quali siano le priorità a cui mettere mano nel suo futuro ma più che mai in cerca del coinvolgimento di tutti. Perché, conclude Oldani, “le scelte le dobbiamo condividere tutti insieme”. 
Cristiano Comelli  

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