Piero Angela e la tv bella senza paura di nulla
Anche lui ha parlato e scritto di coccodrilli ma non potrà scrivere il suo. Piero Angela alla bella età di 94 anni ci lascia per lasciarci in eredità il figlio divulgatore eccelso e degno erede di una famiglia torinese votata alla divulgazione …
La sua morte è come la morte di un professore, maestro, insegnante o istruttore ma non di quelli che ti fanno odiare o scappare dalla materia e lezioni ma di quelli che ti fanno amare e desiderare di apprendere e imparare …
Lui riuscì a portare la conoscenza in prima serata e vincere premi e Lauree ad Honoris causa e milioni e più di telespettatori fedeli con tanta voglia di imparare …
Perché il buon Piero non saliva in cattedra e metteva il distacco o peggio tirava a sè solo i migliori, ma anzi voleva quelli più umili più soli e con poca possibilità di farsi una cultura autonoma …
Lui rappresentava soprattutto con Quark e Super Quark e la bellissima sigla “aria dalla suite n 3 in re maggiore di Johann Sebastian Bach…” , rimessa in versione dal gruppo The Swingle Singer …datata 1963 …il divulgatore che voleva rendere partecipe ogni essere umano della sua scoperta.
L’Italia è un paese a cui la tv ha insegnato la lingua comune e ha portato nelle case opere liriche e teatro e divulgazione …
In un paese da terza media e fatta pure male , lui non voleva rinfacciare gli scarsi e modesti studi ma voleva approfondire con loro la conoscenza come la vecchia tv di Stato ha sempre fatto nei primi decenni della sua gloriosa carriera …
Insegnamento e cultura e storia per istruire un popolo troppo spesso sperso nelle province e nelle valli o in periferie ombrose e deserte d’interessi …
La sua era una vera prova e testimonianza che l’apparecchio sul tavolino poteva essere la migliore arma per diffondere la conoscenza e dare una occasione in più o forse l’unica
Era il professore che sapeva che le gite e la scuola erano gli unici mezzi per avere contatto col sapere e arte e scambi interraziali e di innovazione …in un paese troppo spesso lasciato solo al proprio destino dove frequentare luoghi d’interesse e teatri è una vera chimera.
Questo era quello di cui Angela andava più fiero di non diffondere pezzi di carta senza sapere ma di diffondere sapere per invogliare a prendere conoscenza del proprio interesse.
Lui che aveva preso a iosa Lauree Honoris causa non aveva finito quella classica ma ha dato al paese più di ogni altro professore o dottorato …
Perché in un paese di carriere senza talento e talenti senza carriere lui era il genio con il giusto spazio ma non un centimetro in più perché aveva la classe di non abusare del suo pubblico …
Libri , trasmissioni , documentari una passione vera in un paese di passioni false e ostentate per farsi bello lui voleva insegnare con simpatia ma soprattutto passione gioiosa le cose belle e magnifiche che il Mondo e la storia aveva da darci ..
Molto spesso i grandi e sapienti e illustri opinionisti criticavano la tv perché era qui o la ma senza qualità lui era la dimostrazione che si poteva fare qualità , semplicità , simpatia nella cultura in tv con ascolti e successo …
Non è il mezzo ma chi lo usa questo vale anche per i nuovi media che lui aveva già capito lo spazio di diffusione …
Con lui se ne va un pezzo storico della Rai e della tv divulgativa e innovativa la televisione che ha insegnato a parlare agli italiani e che il web sta facendo regredire ma la colpa è sempre di chi mette i contenuti …
Forse è ora di dare un taglio ai contenuti perché troppa offerta uccide la domanda ….
Un grande saluto mitico e vero Maestro …un solo punto polemico …un uomo così elegante e socialmente affermato e discreto non ha mai avuto il giusto riconoscimento di Senatore a vita ..
Un paese che ha nominato Senatore a vita molte persone credo che un grande riconoscimento gli sia dovuto.
La Rai deve andare avanti e dare più spazio a questo tipo di tv se vuole sopravvivere non rincorrere il web …per perdere in partenza … Piero Angela era sempre se stesso e non aveva paura di nulla e ha vinto con storia, cultura e scienza in prima serata …perché forse il pubblico non è così bue come lo si vuol dipingere ….
Massimo Moletti