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+Piemonte, oltre 1 miliardo per nuovi ospedali: ci sono anche Novara e Vercelli

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NOVARA VERCELLI –  Approvata in Consiglio regionale del Piemonte la proposta di deliberazione sugli investimenti in edilizia sanitaria per realizzare sei nuove strutture che si aggiungono alle due già programmate nella precedente legislatura (le Città della salute di Torino e Novara).
Il provvedimento è passato con i voti favorevoli della maggioranza e la presenza in Aula dei consiglieri delle opposizioni.

È previsto un finanziamento dell’Inail di quasi 1,285 miliardi di euro per le nuove strutture che saranno localizzate a Torino (185 milioni), Ivrea (140 milioni), Vercelli (155 milioni), Savigliano-Saluzzo-Fossano (195 milioni), Alessandria (300 milioni), Cuneo (310 milioni).

L’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, ha riferito di “uno studio sulle necessità ospedaliere” partito circa due anni fa che ha evidenziato “una rete vetusta, addirittura alcune strutture risalgono al 1750, e bisognosa di interventi di impiantistica, antisismici e antincendio. Adeguamenti costosissimi per gestire le moderne esigenze sanitarie che ci ha convinto ad adottare una strategia di rinnovo del patrimonio sanitario”. Una decisione che è stata resa ancor più necessaria a seguito della “eccezionale sollecitazione al servizio sanitario che si è dovuta fronteggiare a causa della pandemia”.

Nel corso del dibattito sul documento sono intervenuti numerosi consiglieri di tutti i gruppi politici.

I consiglieri delle opposizioni hanno rilevato che l’idea, in sé corretta di programmazione e strategia, è penalizzata dalla mancanza di una visione complessiva, oltre che dal non sufficiente coordinamento regionale nella scelta delle localizzazioni. Queste non possono essere lasciate alla eccessiva discrezionalità degli enti locali. Ci vuole un piano che “assegni a pubblico e privato specifiche missioni”.

Rilevata anche la necessità di un “Osservatorio sul grande progetto della sanità che consenta di monitorare adeguatamente l’iter dei lavori”. Bisogna preservare trasparenza e legalità perché questo piano, insieme con quello del 2018, usufruisce di risorse che ammontano a quasi 3 miliardi di euro. La necessità è quella di predisporre i progetti in tempi rapidi, con efficienza e ascoltando le esigenze dei territori, ma evitando la litigiosità tra i vari enti. Quando si presenteranno i progetti all’Inail, essendo in concorrenza con le proposte delle altre regioni, dovremo dimostrare di essere i più bravi.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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