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Piccolo Teatro, Trezzani: ‘Allargamento Cda sgarbo istituzionale alla Lombardia’

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MILANO – L’allargamento del numero dei componenti del CDA del Piccolo Teatro di Milano, solo per poter fare come si vuole, è uno sgambetto istituzionale a Regione Lombardia. Fra l’altro la giunta di Attilio Fontana nel solo 2019 ha trasferito risorse per 1,8 milioni di euro e questo è l’ingiusto ringraziamento per aver aiutato il Piccolo a tenere i conti in ordine”. È il commento di Curzio Trezzani (Lega), Presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale della Lombardia sulla cooptazione di due nuovi membri nel cda del Piccolo, che passa così da 6 a 8 membri. Questa operazione permetterà di avere da parte del Presidente Carrubba spalleggiato dai membri nominati dal Comune di Milano e dal Ministero dei Beni Culturali i numeri necessari per poter procedere alla nomina del nuovo direttore che succederà allo storico Sergio Escobar, dimessosi nel luglio scorso.

“L’operazione di cooptazione di due nuovi membri – ha proseguito Trezzani – aggirando così le regole attuali, non va nella direzione precedentemente concordata. Infatti, non più tardi di luglio, nella Commissione Cultura di Regione Lombardia da me presieduta, si era tenuta un’audizione con il Presidente Carrubba, il Direttore Escobar e l’assessore del comune di Milano Del Corno, dove alla fine si era stabilito che il nuovo direttore sarebbe stata una figura di spessore e soprattutto condivisa con tutti gli Enti soci. Purtroppo rileviamo che la condivisione non c’è stata. Aggiungere due membri al cda del Piccolo così che Comune di Milano e Ministero, appartenenti a una certa fazione politica che si dichiara democratica, possano decidere come vogliono e in contrapposizione a Regione Lombardia e all’Assessore alla Cultura Galli, riteniamo sia una forzatura e uno sgarbo istituzionale che sicuramente, oltre a non essere gradito, va a discapito del lustro del Piccolo Teatro stesso”.

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