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Dall'archivio:

Perché sull’ora d’aria ai più piccoli i nostri politicanti hanno perso l’ennesima occasione per tacere

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«È da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione». E «l’attività motoria generalmente consentita», precisa il testo, «non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)». Possibile invece camminare «in prossimità della propria abitazione». 

 

«Le regole sugli spostamenti non cambiano. La circolare del ministero dell’Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione di spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute». Lo precisa una nota del Viminale.

«Potranno essere altresì consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazione di necessità o salute».

Sono questi alcuni stralci della circolare, firmata ieri  dal capo di Gabinetto Matteo Piantedosi, che il Viminale ha inviato ai prefetti per chiarire «profili applicativi in tema di divieto di assembramento o di spostamenti di persone fisiche».

Nel nostro Paese, purtroppo, dato che non siamo abituati alle mezze misure – si costruisce un grande ospedale in Fiera a Milano in dieci giorni, ma ci si dimentica troppo in fretta che secondo i dati OCSE, nel 2017 l’Italia poteva contare di 2,6 posti letto in terapia intensiva totali ogni 1.000 abitanti, classificandosi al 19° posto su 23 paesi europei, dato tutt’altro che esaltante  – e il clima di campagna elettorale permanente non si spegne nemmeno davanti ad una pandemia come questa, ecco che nel giro di poche ore la circolare interpretativa è diventata il nuovo oggetto del contendere. Dal Parlamento, ai governatori sino ai politici locali, soprattutto via social è stato un tam tam di dichiarazioni indignate.

Chi scrive non è certo un accanito sostenitore di questo governo, tutt’altro, ma sarebbe buona e utile cosa che i nostri politici a tutti i livelli, lo ripeto, prima di mettersi a fare i ‘leoni da tastiera’, leggessero bene quanto c’è scritto sul documento del Viminale.  Sciaguratamente, però (magari perché qualcuno adesso ha la coda di paglia) si va avanti a botte di slogan. Ora nella circolare del Ministero degli Interni non c’è scritto da nessuna parte che si può andare a correre o praticare attività sportiva all’aperto.

Si chiarisce semplicemente un principio sacrosanto: che se escono i cani per andare a pisciare accompagnati dai loro padroni, non si capisce perché una mamma con il suo bambino non possa fare il giro dell’isolato per fargli prendere una boccata d’aria. Stop.

Ancora una volta, la nostra politica e i nostri politicanti si dimostrano lontani anni luce dal Paese reale, vivono nel loro mondo, c’è chi non perde occasione anche nelle nostre cittadine di farsi propaganda attraverso la sciagura del Covid – 19 e chi invece deve per forza di cose, deve continuare a far la guerra all’avversario politico. Sono asserragliati dentro alla loro tribù, usano un linguaggio autoreferenziale, e non capiscono però che con questa polemica h24 hanno ormai disgustato gran parte degli Italiani.

Non è un caso infatti che malgrado le numerose manchevolezze l’attuale governo secondo un sondaggio Ipsos reso noto due giorni anche da huffingtonpost.it abbia guadagnato ben 13 punti in un mese con l’esecutivo al 56% e il premier Giuseppe Conte al 61%.  Paradosso dei paradossi? No semplicemente la gente in un momento così drammatico e non solo per il nostro Paese, si è letteralmente rotta i coglioni – scusate il francesismo –  dei soliti teatrini della politica. E come direbbe un noto allenatore di calcio adesso – al secolo Antonio Conte – “testa bassa e pedalare”. 

In questo momento serve un po’ di moderazione e tanto senso di responsabilità. Perciò è di buon senso – anche e soprattutto per la salute psicologica dei nostri bambini a casa da scuola in Lombardia da lunedì 24 febbraio, di questo forse ai nostri politicanti non pare fregare un granché, oppure, hanno delegato la gestione della famiglia a colf e servitù varia – puntualizzare che un genitore possa far fare quattro passi ai propri figli, pur con le dovute cautele del caso, in prossimità della propria abitazione. Innescare una polemica anche su questo, beh lasciatecelo dire, è davvero pretestuoso, oltre che squallido.

Perché se si pensa di aver a che fare con cittadini responsabili, allora, queste affermazioni dovrebbero essere lette per il loro reale significato e per la loro effettiva portata.

Diversamente se si pensa che i cittadini, siano lì ad approfittare della mezza parola, per armarsi di zaino e andarsi a fare una bella passeggiata, magari con tanto di pic nic primaverile nel Parco del Ticino, beh, se è di questo che stiamo parlando, allora, cari politicanti, buttate via la chiave, fate come a Wuhan, chiudeteci dentro in compound blindati e mandataci l’esercito per la consegna dei pasti giornalieri, porta a porta, previa misurazione della temperatura corporea a chi è delegato al ritiro del rancio (vedasi il bel servizio di Report di lunedì sera in onda su RAI 3). 

Con questo non significa non essere rigidi ed intransigenti con chi sgarra. Anzi. Si tratta solo di usare il cervello, lasciando da parte manie di protagonismo, con la consapevolezza che la luce in fondo al tunnel è ancora lontana. Mettiamoci comodi, andremo avanti con queste restrizioni con buona probabilità – considerando l’andamento della curva del contagio e gli ultimi modelli matematici proposti – fino alla fine di maggio.

Ergo l’ora d’aria per i Cristiani, specie se più piccoli, mantenendo le norme di distanziamento sociale, e adoperando gli adeguati dispositivi di sicurezza, è sacrosanta. 

 

Fabrizio Valenti

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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