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Dall'archivio:

Pensieri Talebani- Vasco, Nietzsche e i reggiseni volanti. di Fabrizio Provera

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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“Io vi insegnerò cos’è il Superuomo. L’uomo è qualcosa che deve essere superato. Che cosa avete fatto per superarlo?
Tutti gli esseri fino ad oggi hanno creato qualcosa che andava al di là di loro stessi: e voi invece volete essere la bassa marea di questa grande ondata e tornare ad esser bestie piuttosto che superare l’uomo?

Il Superuomo, ecco il vero senso della terra. La vostra volontà quindi dica: il Superuomo diventi il senso della terra.
Vi scongiuro, o fratelli, siate fedeli alla terra, e non credete a coloro che vi parlano dl speranze ultraterrene! Essi sono dei manipolatori di veleni, sia che lo sappiano, o no”.

Tempo fa, dopo che nel 2011 Vasco Rossi aprì i concerti con un chiaro riferimento allo Zarathustra di Nietzsche, un saggio molto arguto tratto da uno dei siti più intelligenti della fascisteria on line riprese il tema della ‘colleganza’ tra il rocker di Zocca e un ‘certo’ quanto insospettabile mondo, politico e culturale. Le battaglie radicali e anti proibizioniste di Vasco, frutto di accadimenti personali e dell’essere un figlio a pieno titolo degli anni Settanta, non hanno mai impedito di coltivare la corrispondenza d’amorosi sensi tra alcuni suoi pezzi e una sensibilità anti o post progressista. Il Vasco che irride l’americanismo (‘loro si che possono sparare agli indiani..fuoco agli indiani’), il suo spiritualismo futurista (‘Sarà difficile Non fare degli errori Senza l’aiuto di potenze Superiori Ho fatto un patto sai Con le mie emozioni Le lascio libere E loro non mi fanno fuori’), la forza di aver sepolto la mistica laica del cantautorato impegnato, naturaliter a sinistra, fanno di Vasco un fenomeno di culto per un ‘certo qual mondo’. Tanto più che, in occasione del suo primo concerto a San Siro, le agenzie hanno battuto la notizia del rito (liberatorio e dionisiaco) dei reggiseni svolazzanti e dei seni al vento durante Rewind. Notizia ripresa da Ticino Notizie, sito idealmente legato al Talebano, e fonte di scandalo (oltre che migliaia di letture) da parte di chi? Del femminismo progressista.. Ossia, pensateci bene, da parte delle eredi di tutte le battaglie dissacranti e tese a stroncare la società tradizionale: le abortiste, le divorziste, le pari opportuniste, le corifee dell’amore libero, etero omo bisex o trans che sia, s’inalberano se ai concerti di Vasco le ragazze danno libero sfogo al ‘superomismo’ e danzano coi seni nudi al vento.

Tiziana Rivale con i genitori, De Andre’, Vasco Rossi e Dori Ghezzi. Sanremo 1983

Beh, a noi piace. Ci piace che, ligi agli ammonimenti di Fabrizio Fratus nel suo illuminante saggio sui danni della pornografia on line, in luogo del sesso solitario frutto dell’uso massivo di You Porn si partecipi a un evento pubblico, nel quale donne in carne e ossa fanno ‘outing’ di vitalismo. Ecche diamine.. Non avete mai limonato ai concerti rock, magari con una semi sconosciuta dopo due o tre birre? E allora non vi resta che votare la Bonino, che rispetta i parametri.. Pure quelli del ‘limone estemporaneo’.

Siamo certi che le tette siano talebane, come del resto lo è Vasco Rossi, superomista romagnolo (terra dove scorrono fascismo e sangiovese..) che ogni tanto incappa in qualche uscita buonista e para anti-salviniana. Ma è il mainstream, bellezza..

Grazie alle migliaia di ragazze, donne, mogli e madri che hanno sventolato i loro reggiseni bianchi ed evocatori di antichi piaceri.

D’altro canto, a chi Vasco Rossi? A noi!

Fabrizio Provera

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