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Pensieri Talebani – Perché noi NON stiamo con Mario Draghi, di Fabrizio Fratus

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Era il 16 novembre 2011 e tutti i giornali esaltavano l’arrivo di Monti, siamo nel 2021 e tutti sono felici del nuovo governo “tutti dentro” di Draghi. Stesso copione, stessa storia: Italiani ammasso di idioti. Non ci sono scuse. Si vota un partito, si esalta il suo capo, si crea lo scontro con gli avversari su temi decisivi che possono essere dall’immigrazione sino alle politiche per gli omosessuali. Da sinistra a destra. Il tifoso italiano dal calcio si sposta alla politica e sui social scrive valanghe di parole contro questo e quello.. poi il suo capo, il suo idolo, il suo potente, il suo rappresentante fa la giravolta e dice tutto il contrario di tutto. L’idiota lo segue a prescindere e si dà scuse di ogni genere. Ecco perché l’Italia non funzionerà mai e la Germania farà bene a metterci il guinzaglio. Hanno ragione i tedeschi e con loro tutta l’Europa. SIAMO UN POPOLO DI IDIOTI.

Parte il Movimento 5 stelle che con una campagna elettorale ha sparato contro tutto e tutti, dopo solo due anni e mezzo ha negato ogni motivo per cui il cittadino li ha votati. Il PD che perde le elezioni, la sinistra non ha maggioranza ma un anno dopo dal voto entra nel governo con chi ha detto di loro di tutto, ma per stare nelle stanze del potere eccoli a sostenere Draghi e con forza ribadire che sono alternativi a Lega e Forza Italia con cui governeranno i prossimi mesi. Poi arriva il grande bluff. Salvini e la Lega. Si badi bene: la dirigenza del partito fa bene, noi abbiamo descritto il percorso che si sarebbe verificato, cioè lo spostamento al centro. La Lega difende il nord e andare al sud le serviva per avere forza su tutto il territorio nazionale e quindi cercare di riformare il paese con l’aiuto dei voti del sud. Il progetto non ha funzionato, i risultati sono pessimi e al sud si sono candidati personaggi assolutamente inadeguati e non in linea con la “novità” Lega.
Ma un conto è trovare lo strumento del potere per cambiare il paese, altro è quello di stare in un partito che sostiene una tesi (senza mai discuterla e senza mai presentare documenti a sostegno, nessuna elaborazione e progetto di società.. solo interessi economici da difendere al nord perchè “senza il nord l’Italia non funziona”. Vero, ma perché il sud è una palla al piede e se non si creano le condizioni per cui il sud possa camminare e produrre allora il nord sarà sempre in difficoltà) e subito dopo l’opposto a quanto dichiarato sino a due giorni prima. Quale credibilità potrebbe avere un partito così? Come tutti quelli sopra descritti: nessuna.

Ma l’italiano è partigiano a prescindere. In un paese dove domina l’analfabetismo funzionale, probabilmente alcuni non hanno nemmeno compreso che i tre partiti descritti sopra hanno fatto giravolte incredibili. Partigiani per la vita, se prima lo slogan era “mai con il PD; governeremo da soli e contro le Banche” tutti i grillini oggi sono con il Partito Democratico e governano con l’uomo del potere, l’uomo che ha gestito la banca europea. “Noi non permetteremo a la destra di stare al governo” , lo slogan di Zingaretti e della sinistra amante dei soldi e del potere. Eccoli al governo con Draghi e la Lega grande nemico sino ieri. E poi che dire di Matteo Salvini? Per i suoi fan lui ha fatto una capriola e da uomo contro il potere dell’Europa si trova oggi a essere colui che cerca l’alleanza con la CDU tedesca, vuole portare il partito nella PPE per potere governare in Italia e difendere gli interessi del nord. Questo è il vero scopo, non altro. Lo si vede dai ministri della Lega. Giorgetti e persone a lui fidate. Lo si vede nel cambio degli assessori in Lombardia, sempre uomini fidati di Giorgetti (ci scordavamo, uomini e donne). Circa un anno fa era iniziato il progetto di Giancarlo Giorgetti, portare la Lega al centro in Italia e nel PPE, il Giancarlo girava in Lombardia con Garavaglia per incontrare a cena i parlamentari presenti anche nell’era Bossi, stringeva alleanze per fare in modo che al momento opportuno anche loro sarebbero stati a sostegno della sua linea contro quella ufficiale della Lega. Salvini sapeva bene, tanto che quando rivelai in radio che le elezioni in Puglia e in Campania sarebbero state un disastro e al nord sarebbe nata l’alleanza tra Varese e Bergamo con il Veneto (Zaia) il grande Matteo si arrabbiò. Ma non perché si andava contro di lui, ma solo perché si stava rivelando quanto sarebbe successo con troppo anticipo. Lo spazio a destra era stato già coperto e ora con Giorgia Meloni capace, brava e attenta in Italia come in Europa ci si doveva spostare al centro. Silvione prima o poi mollerà e li ci sarà spazio, ma non di tipo elettorale, ma quello di potere, quello che serve per gestire i danè. Quello che interessa al nord.

Chi se ne frega se sarà tutto sotto le dipendenze di francesi, olandesi, svedesi … il potere e i soldi si gestiscono stando al centro. Questa è la realtà e questo abbiamo spiegato nei mesi passati. Venivamo derisi, basta andare a leggere i commenti. Invece è successo e  tutti dietro come pecoroni. Nessuna differenza tra 5 stelle, Pd e Lega, tutti interessati a governare e stare al potere. La politica non è coerenza, lo sappiamo bene, ma sicuramente non è nemmeno prendersi gioco dei cittadini. Se il paese va a rotoli è colpa di questo continuo correre senza meta dei partiti, senza una visione di idee: tutti liberal – democratici alla ricerca del potere. Noi no. Noi crediamo alla possibilità di una Europa sociale, dei Popoli e conservatrice.
Noi non staremo con chi sostiene Mario Draghi.
Noi non siamo e non saremo mai partigiani.

Fabrizio Fratus

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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