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Pavia-Lomellina: 6 minori positivi al Covid, Regione dispone tamponi per alunni e insegnanti

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

PAVIA –  Sono 6 i ragazzi di età inferiore ai 16 anni risultati positivi al Coronavirus nell’area del Pavese.

Lo riferisce l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, illustrando gli esiti dei 192 tamponi effettuati il 10 settembre scorso nella tenda allestita presso lo Stadio Fortunati di Pavia.
I contagiati, precisa l’assessore, sono un bambino di 2 anni, uno di 1 anno, due bambine di 5 anni, uno di 11 e uno di 13: “Cinque di loro sono residenti nell’area di Pavia e uno nella Lomellina”.
Tra questi c’è il caso della bambina che aveva appena iniziato l’anno scolastico in una scuola materna della città. “L’Ats di Pavia – evidenzia Gallera – ha quindi disposto che tutti i bambini della sezione frequentata si recassero presso l’ambulatorio di Stradella per sottoporsi al tampone, come da procedura”. Tutti i familiari, precisa Mara Azzi, direttore generale dell’Ats di Pavia – sono stati informati e messi in isolamento domiciliare preventivo e sottoposti a tampone. I compagni di classe, gli insegnanti e alcuni operatori tecnici, identificati come contatto diretto, sono stati sottoposti a tampone venerdì 11 settembre presso l’ambulatorio di Stradella”.
Un intervento “immediato e efficace” che secondo Gallera “ha permesso di attivare l’indagine epidemiologica per risalire alle persone con cui la bambina ha avuto contatto e di intervenire immediatamente con l’esecuzione dei tamponi a 15 bambini e a 10 adulti, tra insegnanti e operatori scolastici”. Si tratta, per la quasi totalità, di casi secondari di contatti positivi in famiglia. L’assessore ha infine sottolineato che il percorso di ritorno alla normalità va intrapreso “con intelligenza e con la massima sicurezza soprattutto per la fascia della popolazione più debole, i bambini e gli anziani prima di tutto. Non dimentichiamo quindi le 4 armi di prevenzione che abbiamo a disposizione: distanza, mascherina, igienizzazione frequente delle mani e areazione degli ambienti. Semplici abitudini da rispettare con serenità e sicurezza per difenderci da un’eventuale ripresa del virus che dipendono dalla consapevolezza di ognuno di noi di fronte a un rischio che resta alto”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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