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Pavia: addio al musicista e deejay Alberto Carpani “Albert One”

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PAVIA – Lutto nel mondo della musica la notte scorsa è scomparso all’età di 64 anni (compiuti lo scorso 23 aprile), il musicista pavese Alberto Carpani noto come “Albert One”. Carpani era da alcuni giorni ricoverato presso la clinica Maugeri di Pavia dove, purtroppo,  è spirato a causa di alcune patologie.

“Albert One” è stato uno dei pionieri della disco dance anni’80. Iniziò giovanissimo ad affacciarsi nel panorama musicale italiano con il brano “Yes-no family” scritto da Enrico Ruggeri e animò per anni le serate in discoteca del territorio pavese e non solo. Fu conduttore e speaker radiofonico ai tempi della gloriosa Radiocity.

L’apice del successo lo raggiunse però l’anno dopo con il brano “Turbo Diesel” inciso per la Baby Records che ben presto si rivelò una hit di portata mondiale. Negli anni ’80 fu produttore dei brani cantanti nei varietà da alcune note showgirl come Raffaella Carrà, Lorella Cuccarini ed Heather Parisi.

Nel 1999 incise la hit Sing a Song Now Now e produsse la colonna sonora del film Furyo interpretata da Raffaele Fiume. In quegli anni fu il fondatore del gruppo Clock on Five. La carriera di Carpani proseguì inoltre nella AlbertOne Live Band, dove ripropose i suoi successi e incise brani cover di altri brani della disco dance anni ’80.

Sabato scorso aveva postato una foto su Instagram dove era circondato dall’affetto del personale medico-sanitario della clinica pavese. Appena giunta la notizia della scomparsa di Alberto Carpani sui social sono giunti numerosi commenti di amici, colleghi e fan di tutto il mondo che hanno voluto rendere il proprio omaggio all’artista pavese eccellenza mondiale nel panorama dance musicale degli anni’80.

 

 

“Stavolta hai deciso di andare a “girare i dischi” (come dicevi tu) nella discoteca più grande ed affollata che c’è! Se ripenso a tutte le volte in cui abbiamo lavorato insieme (dalla prima volta al “Diva” di Corbetta alle tante discoteche della Lombardia e del Piemonte fino alla grande serata di Berlino) e a quante volte abbiamo tirato mattina girando per locali, mi sembra impossibile e ingiusto ritrovarmi qui a dirti addio. Sei stato uno dei grandi pionieri della dance made in Italy e per me sei stato un amico prima ancora che un collega. Ti saluto con affetto. Riposa in pace, grande Alberto”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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