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Parco Sud, Città Metropolitana e Parco Ticino ricorrono al TAR contro la superstrada per Malpensa

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MILANO – Il Fronte del No alla superstrada Vigevano-Malpensa non molla, e nonostante l’iter amministrativo per il via libera definitivo stia procedendo speditamente utilizzano tutte le armi a loro disposizione.

Da un comunicato di questa mattina dell’associazione Parco Agricolo Sud Milano Onlus si ricava che “anche Città Metropolitana si unisce agli altri enti per bloccare il progetto della superstrada Vigevano Malpensa, approvato dal Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) a soli quattro giorni dalle elezioni nazionali del marzo scorso. Un fatto eclatante che non aveva comunque smontato gli animi dei cittadini e degli Amministratori pubblici. È ufficiale, infatti, che anche la Città Metropolitana si è affiancata al Parco Agricolo Sud Milano e al Parco del Ticino e hanno presentato ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale).

Inoltre, un ricorso contro la decisione del governo Gentiloni, fortemente sostenuta da Regione Lombardia, è stato depositato al Tar anche dai Comuni di Albairate e Cassinetta di Lugagnano. Solitario il Comune di Boffalora, che ricorre al Tar, ma in autonomia. Si rafforza così il pool degli Enti locali che puntano alla difesa del territorio.�A queste decisioni non è certamente estranea la mobilitazione ultradecennale di tanti cittadini e associazioni agricole e ambientaliste. Anche in questa fase di battaglie legali, il Comitato No Tang e una quarantina di cittadini sosterranno ad adiuvandum i ricorsi degli Enti: a loro si affiancano l’Associazione per il Parco Sud Milano Onlus e Legambiente. Nel complesso, le spese legali dei cittadini e delle associazioni ammontano a circa 10mila euro (*).
L’intenzione del Comitato è produrre tre controdeduzioni a sostegno dei ricorsi: all’agronomo Giovanni Morina è stato affidato il compito di valutare i danni provocati dalla superstrada all’agricoltura, mentre l’ingegner Vescia si occuperà di quantificare correttamente i flussi del traffico”.

A questo punto, quindi, la palla passa ai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia.

 

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