MILANO – È stata discussa oggi in Consiglio Regionale l’interrogazione relativa al Parco Agricolo Sud Milano presentata da Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega.
“La trasformazione – ha affermato Scurati – di vasti ambiti del Parco Agricolo Sud Milano da Parco Agricolo in Parco Naturale porterebbe con sé inevitabilmente la penalizzazione di tante attività agricole e agrituristiche già presenti, oltre a numerosi soggetti come ad esempio i cacciatori”. “Le Associazioni di Categoria, le aziende e parecchie Amministrazioni Comunali hanno già dichiarato la propria contrarietà a questo progetto, che stravolgerebbe l’attuale natura e funzione del Parco Agricolo Sud Milano, che deve rimanere ancorato alla sua vocazione agricola”. “Le aziende agricole e agrituristiche rappresentano una risorsa formidabile, con prodotti a km zero di altissima qualità. Ritengo profondamente sbagliato pregiudicare un simile patrimonio agricolo, culturale ed economico in un Parco che comprende le superfici agricole di ben 61 Comuni”.
All’interrogazione del consigliere Scurati ha risposto l’Assessore Regionale Fabio Rolfi che ha dichiarato che ad oggi non è giunta alcuna proposta di istituzione di Parco Naturale da parte della Città Metropolitana. Ci sono stati nel corso del 2018 alcuni incontri tecnici in cui i funzionari del Parco Agricolo Sud Milano hanno informato la struttura regionale in merito al percorso di redazione della proposta di Parco Naturale. L’Assessore Rolfi ha poi espresso condivisione per le preoccupazioni contenute nell’interrogazione ed espresse anche dalle organizzazioni professionali agricole nel corso dell’audizione in VIII Commissione.
“Esprimo soddisfazione – ha dichiarato infine il consigliere regionale Scurati – per la risposta data dall’Assessore Rolfi, in quanto sono sicura che Regione Lombardia saprà monitorare una proposta portata avanti dalla Città Metropolitana per ragioni politiche e ideologiche, che non tiene conto delle tante attività presenti nel Parco Agricolo Sud Milano”.
