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Parabiago: “Un sorriso al telefono”: un progetto Erasmus che il Liceo Cavalleri ha realizzato per gli ospiti dell’Albergo del Nonno.

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PARABIAGO – Questa settimana, gli studenti del Liceo Cavalleri che hanno aderito e sviluppato il progetto Erasmus Ka2 – “Me too, a smiling clown” nel corso dell’anno, hanno incontrato di persona gli ospiti dell’Albergo del Nonno protagonisti di una versione del progetto cucita su misura per loro per portare un sorriso anche in tempo di distanziamento. I 23 ragazzi coinvolti, infatti, dopo essersi preparati per diventare ‘clown in ospedale’ assieme ai propri colleghi di Polonia, Spagna e Portogallo, hanno lavorato in team con i propri professori per portare un sorriso ai nonni della Rsa comunale. Nasce così il progetto “Un sorriso al telefono”: un appuntamento settimanale in videochiamata tra generazioni molto distanti, ma che hanno saputo vivere questa opportunità come un momento di arricchimento reciproco.

CUCCHI

“A nome dell’Amministrazione comunale ringrazio i ragazzi del Liceo Cavalleri e i loro professori per la sensibilità dimostrata nell’aver proposto un progetto rivolto nostri nonni della Casa di Riposo –dichiara il Sindaco Raffaele Cucchi- Un progetto che li ha fatti sentire meno soli in tempo di distanziamento, ma che li ha anche motivati e stimolati nel raccontare e ricordare le abitudini di un tempo. Un grazie alla struttura, alla responsabile e alle animatrici, sempre attenti e disponibili alle proposte che arrivano dal territorio, oltre a riconoscere all’Assessore Luca Ferrario, una particolare attenzione al benessere degli ospiti.”.

I nonni che hanno fatto esperienza della videoconferenza, sono stati circa 20, affiancati dalle educatrici che operano presso l’Albergo del Nonno, Simona e Federica che hanno seguito e sviluppato il progetto assieme alla professoressa del Liceo Cavalleri, Maria Giovanna Colombo: “Abbiamo parlato dei loro tempi -raccontano- di come ci si fidanzava e si viveva quel momento, oppure abbiamo ricordato assieme le canzoni più popolari che conoscevano. Interessanti sono stati soprattutto i momenti in cui, in occasione del 25 aprile o del 2 giugno, hanno ricordato la guerra e il loro vissuto. Ci ha colpito il loro raccontare del fatto che alle donne, che avevano avuto rapporti con i tedeschi, tagliavano i capelli. È stata davvero una bella esperienza di scambio generazionale.”.

Ora, il progetto procederà anche durante l’estate con alcuni video che i ragazzi registreranno sia in città, che (perchè no?) all’estero, in modo da poter condividere e mostrare agli ospiti della Casa di riposo Albergo del Nonno.

 

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