― pubblicità ―

Dall'archivio:

Parabiago, martedì sera Fdi presenta il 1984 di Orwell ‘reso a fumetti’ da Ferrogallico

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

PARABIAGO   Martedì 15 giugno, ore 21:00, la Sezione di Fratelli d’Italia Parabiago presenta il fumetto “1984” – pubblicato da “Ferrogallico” e tratto dall’omonimo romanzo di George Orwell – con l’editore Federico Goglio, il Vicecoordinatore Regionale di FdI Fabio Raimondo e il consigliere comunale Giuliano Polito.

L’adattamento più audace”, Le Monde. “Un approccio contemporaneo. Una grafica sontuosa. Si viene trasportati nel mondo di 1984 come in un film”, Comixtrip. “Un gioiello… che adattamento potente! Una qualità grafica impressionante”, France Inter. “Un’alchimia della parola e dell’immagine. Mozzafiato”, Le Figaro.

1984, il monumento della letteratura di George Orwell, in un adattamento a fumetti dall’angosciante potere evocativ, Un’opera in cui le immagini si uniscono vorticosamente alle parole dell’intramontabile distopia orwelliana. Stefano Zecchi scrive, nella prefazione dell’edizione italiana del libro di Xavier Coste, che «1984 è un’atroce denuncia non solo del totalitarismo, della comunicazione globale e del Grande Fratello che ci osserva instancabile da chissà dove, ma, in particolare, della stupidità e della miseria dell’uomo. Di un uomo incapace di credere in se stesso, di avere coraggio, di pensare in grande, di un uomo in grado di difendere soltanto la propria miserabile (spiritualmente) mediocrità, pauroso di perdere la sanità del corpo, vile e traditore. Una lucida, drammatica descrizione di un’umanità indifferente e vile, disposta a consegnare la propria persona a chiunque pur di liberarsi dal peso della responsabilità di scegliere e decidere con la propria testa. Uomini e donne disposte a consegnare la loro storia, la propria identità a chiunque se ne voglia impadronire, per qualunque interesse e finalità. Questo è 1984: una spaventosa e inappellabile accusa dell’essere umano».

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi