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Parabiago, Legnano e Rescaldina INSIEME per la qualità dell’abitare

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PARABIAGO -Sono in tre e, nel nome di quattro obiettivi di peso, hanno deciso di unire le forze. Parabiago, Legnano e Rescaldina si sono strette la mano nel nome di progetti volti all’evoluzione della qualità dell’abitare. “L’amministrazione comunale di Parabiago – recita una nota diffusa dall’amministrazione comunale del sindaco Raffaele Cucchi – ha individuato, con i comuni di Legnano e Rescaldina, l’opportunità di candidare una serie di interventi davanti a Città Metropolitana di Milano affinchè possano essere valutati per una candidatura avallata dalla stessa Città Metropolitana al bando nazionale”. L’irrobustimento del tessuto urbano delle tre realtà segue quattro direttici: riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e del territorio, diffusione dei servizi, sicurezza percepita dal territorio e connessioni di cura.
Progetti rispetto ai quali Parabiago ha già ordinato le idee a dovere a esempio con l’intervento che mira a dare un nuovo vestito di modernità e funzionalità all’area cosiddetta ex Rede  “con oltre 12 mila metri quadrati di spazi – puntualizza Cucchi- ceduti al comune e ai quali si demandano aspettative ambiziose che puntano sulla riqualificazione del patrimonio e del territorio, sulla diffusione dei servizi, sul portare connessioni che curano ovvero pensare a una connessione tra i servizi Asst, aziende So.Le, Consorzio bibliotecario del nord ovest, ma anche Rsa, scuole, oratorio attraverso ulteriori interventi pubblici e progetti pubblico – privato “. Connessioni il cui intento è di configurare “una nuova centralità urbana della cittadina parabiaghese ma anche un nuovo modo di pensare all’abitare in città”. Parabiago cala anche la carta del telemonitoraggio che “avrà la sua sede nel comune  di Legnano con la riqualificazione di un edificio storico che interesserà gli oltre 172 alloggi dei servizi abitativi pubblici attraverso la messa in rete dei servizi offerti da azienda So..Le, Asst e Consorzio bibliotecario Nord Ovest Milano”.  E scommette non di meno sui “green boulevard ciclopedonali”  che sono, spiega Cucchi, “quel sottile filo verde che unisce le varie strategie progettuali ed è rappresentato dall’importanza che l’amministrazione riconosce al sistema del verde cittadino volto a recuperare il rapporto tra i corsi d’acqua e la terra ferma attraverso un sistema di piste ciclabili che rappresentano lo scheletro cittadino della mobilità dolce”. Il discorso va anche nell’ottica di valorizzare la natura come strumento di prevenzione sanitaria.  Cucchi conclude affermando che “amministrare una città come Parabiago non significa solamente rispondere ai bisogni della cittadinanza in modo responsabile, ma anche avere una visione di lungo termine prevedendo i cambiamenti sociali, culturali ed economici già in corso”. Un discorso che comporta intanto un percorso ricognitivo dell’esistente prendendo atto del fatto che  “è diminuita la popolazione  residente in centro , le banche che vi avevano sede hanno in gran parte lasciato gli spazi che occupavano e non hanno trovato ancora altra destinazione e gli esercizi commerciali incontrano difficoltà crescenti”. Punti di criticità che solo una pianificazione accorta e di lungo periodo protesa a un nuovo disegno di città, conclude Cucchi, può risolvere.
Cristiano Comelli

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