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Parabiago: il futuro di ACCAM tiene banco in Consiglio comunale

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PARABIAGO –  Ancora una volta è sbarcata sui banchi di un consiglio comunale. E ancora una volta si è presa un posto di prima fila. Anche a Parabiago la questione del futuro del consorzio Accam che gestisce l’impianto di incenerimento rifiuti di Borsano di Busto Arsizio ha avuto ampia cittadinanza. E con essa il discorso, con cui vi è un legame a doppio filo, del ciclo integrato dei rifiuti. Punti a cui ha dato fiato un’interrogazione presentata dal consigliere comunale di “RiParabiago” Giuliano Rancilio. Che, sostanzialmente, ha bussato alla porta della giunta con due richieste precise. La prima: teneteci informati su ogni benché minimo sviluppo della vicenda. La seconda: fatelo presente anche alla cittadinanza coinvolgendola magari anche in un consiglio comunale aperto per spiegarle per filo e per segno come stiano le cose.

“Gli impianti Accam – ha osservato in premessa – smaltiscono anche i rifiuti di Parabiago e quindi il discorso ci riguarda in pieno, sappiamo di un piano industriale che prefigura uno scenario fino al 2027.  Ma sappiamo anche che la Regione ha notificato con una delibera del 15 dicembre il declassamento degli impianti da termovalorizzatori a inceneritori perché da tempo non producono più energia, cosa che noi auspichiamo possano ritornare invece a fare al più presto”. 
Rancilio ha colto la palla al balzo per fare le pulci alla giunta del sindaco Raffaele Cucchi (foto sopra) sul fatto che la percentuali di raccolta differenziata, in città, abbia preso da qualche anno  l’ascensore verso il basso. “Negli ultimi tre anni siamo passati dal 70 per cento del 2017 al 68 del 2019 – ha chiosato – ed è uno dei volumi più bassi del territorio”. Ultima sottolineatura, l’aspetto di comunicazione erga omnes che, secondo il rappresentante di “RiParabiago”, tutto quanto concerne Accam dall’alfa all’omega deve avere “per le ricadute che ha sui cittadini”.
La rivitalizzazione di  un’Accam che ancora non ha presentato il bilancio del 2019, ha spiegato l’assessore alle  partecipate e vicesindaco Luca Ferrario, ha battuto un colpo importante in quest’ultimo periodo. Ma, prima di fare il punto della situazione, le sue parole hanno sfornato due orientamenti chiari: primo, siamo per la continuità di Accam e per il  fatto che la sua struttura debba restare pubblica, secondo, non è necessario indire assemblee pubbliche perchè, per occuparsi della questione, vi sono già dei rappresentanti dei cittadini e sono i consiglieri comunali.
“Attendiamo di avere notizie sia sul bilancio 2019 che sui progetti 2020 legati al consorzio – ha spiegato – il nostro ente, anche nell’ambito del  ciclo integrato dei rifiuti, è per la continuità aziendale compatibile con la sostenibilità economica e sanitaria dell’operazione, così per il mantenimento sotto il controllo pubblico, e valutiamo molto positivamente l’interlocuzione che si è registrata ultimamente tra varii enti tra cui Amga, Agesp e Cap Holding  come elemento per creare sinergie per rilanciare Accam”.  Ultimo punto su cui si è soffermata l’attenzione del dibattito, l’introduzione della tariffa puntuale anche a Parabiago “sul modello – ha spiegato Rancilio – di quanto già fatto in alcune realtà vicine come San Giorgio e Villa Cortese con ampi benefici per l’aumento della quota di differenziato”.  Un passo per compiere il quale l’amministrazione comunale si è riservata di condurre un preventivo studio di fattibilità.
Cristiano Comelli   

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