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Dall'archivio:

Oscar, 70 anni, da mesi vive sulle panchine di Magenta, chiede aiuto: “Mi serve un alloggio, con il freddo non potrò resistere”

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MAGENTA “Quello è il mio armadio, dentro lì c’è tutta la mia roba”. Oscar vive per strada a Magenta da diversi mesi. In tanti si sono accorti di lui e gli parlano. Alcuni gli hanno offerto aiuto, ma il suo problema urgente è la casa. Oscar ha 70 anni e vivere fuori al freddo è dura per chiunque, figurarsi per una persona con diverse patologie e che fatica a camminare. Quando un uomo di 70 anni è costretto a vivere senza una casa vuol dire che il sistema ha fallito, c’è poco da aggiungere.

L’altro giorno lo abbiamo incrociato su una panchina del parco di Casa Giacobbe. Eravamo con Francesco Bigogno per un servizio e ci siamo chiesti se stesse male, se avesse bisogno di una mano. Siamo andati da lui e ci ha raccontato quello che sta passando. “Mi chiamano quello della valigia – racconta – vivo per strada dal mese di febbraio dello scorso anno. Tante promesse, tante parole. Ma fatti zero”. Per Oscar anche recarsi al refettorio di via Moncenisio per ritirare la cena è un problema. “Con le mie gambe non ce la faccio”, dice.

Prende la pensione sociale, nonostante una vita a fare l’autotrasportatore. È nato a Milano in via Giambellino, ma da dieci anni è un residente di Magenta. Seguito dai servizi sociali, dal volontariato, dai cittadini. Eppure Oscar è ancora lì sulla panchina. Di notte in via Milano, di giorno ai giardini di Casa Giacobbe. Con la pioggia e il freddo che si avvicina le prospettive non sono certo buone. “Devono capire che non potrò resistere per molto in queste condizioni – aggiunge – Se un giorno mi troveranno morto su una panchina allora forse capiranno che andavo ascoltato. Cosa farò con il gelo? Andrò al pronto soccorso, non c’è altra soluzione”.

Forse sta sfuggendo a molti che le condizioni di vita di Oscar non sono quelle di uno ‘che se l’è cercata’, che ‘se è finito sulla strada è perché avrà combinato qualcosa’. Sono le condizioni di vita che vedremo sempre più spesso sulle nostre strade. Solo ieri la Polizia locale ha soccorso un uomo, lui di origini straniere, che viveva sul marciapiede a Pontenuovo. Un sistema che sta generando odio tra i poveri. “Aiutano prima gli ucraini che noi italiani”, afferma Oscar con un pizzico di rabbia che non riesce a nascondere. Non è così. Tutti vanno aiutati, che siano ucraini, italiani o da qualunque parte del mondo provengano. Francesco Bigogno, con il quale abbiamo conosciuto Oscar, afferma che è importante prendere coscienza di un problema che sarà sempre di più un problema comune a molte famiglie.

“È necessario che vengano trovati degli alloggi per coloro che stanno vivendo un periodo di crisi – afferma – Altrimenti deve essere il Comune a farsi carico di trovare una sistemazione, almeno nei mesi più freddi, per queste persone. Da novembre a febbraio il freddo uccide. Non è di un paese civile permettere che un anziano dorma su una panchina. È necessario trovare degli spazi dove sistemare dei letti e potersi fare una doccia. Mi vengono in mente le case del Comune, piuttosto che la ex Vincenziana. Se non sono a norma che le si metta a norma al più presto”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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