Basta solo che Berlusconi si candidi in quanto le premesse ci sono tutte o quasi, basta che lavori bene in questi due anni e poi il dado è tratto. Basta che si sappia districare nel contesto politico in modo abile, accondiscendente nei confronti di i tutti, senza assumere posizioni che scontentino o l’uno o l’altro.
C’è da dire che Forza Italia è un partito in grado di saper guardare a destra e, perché no, anche al centro ed alla sinistra ad esso legata.
Forza Italia, in fondo, nello scenario politico italiano viene vista come un partito di centro più vicino, per quanto attiene ai suoi programmi,, alla destra, ma che ama posizionarsi al centro. Difatti, la predisposizione alla rottura appartiene al suo alleato Matteo Salvini.
Berlusconi ritiene di essere un democratico, vicino al pensiero di De Gasperi, antisovranista e antifascista, caratteristiche che depongono a suo favore per assumere l’incarico di Presidente della Repubblica. Berlusconi, in fondo, piace e soprattutto non spaventa nessuno. Scandali? Tutti dimenticati. Difatti, come abbiamo già detto, parte della Magistratura ha già pronunciato il mea culpa.
E allora le nostre ipotesi potrebbero diventare verità e la storia del nostro Paese potrebbe essere riscritta: Berlusconi Presidente, sì Presidente, ma questa volta della Repubblica italiana.
Quel che è certo è che nessuno può programmare il corso della storia in quanto essa è un processo in perenne divenire che poco soggiace alla logica umana. Lo attestano i fatti storici che hanno caratterizzato il secolo precedente, ormai superati, guidate da filosofie marxiane e liberali.
Berlusconi rappresenta l’uomo di congiunzione tra il passato ed il futuro, che segnerà la svolta e determinerà il nuovo volto della politica dell’era post pandemia.