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Operazione ‘Madera’: coinvolti nel traffico internazionale di droga un uomo di Corbetta, due di Abbiategrasso, uno di Bareggio. A Bernate il capannone per lo stoccaggio

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MAGENTINO/ABBIATENSE L’operazione ‘Madera’ del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano ha ampie ripercussioni sul territorio del magentino e dell’abbiatense. Un destinatario dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare è un 40enne residente a Corbetta con numerosi alias, ‘Vodafone’, ‘Voda’, o ‘beebay’. C’è anche un uomo di Bareggio di 50 anni e due di Abbiategrasso. Un 44enne soprannominato ‘Fra’’, o ‘Cumpa’’, o ‘Compa’’. E un 45enne detto ‘ Zippyjet’. L’accusa è di associazione per delinquere transnazionale per l’importazione di ingenti quantitativi di stupefacenti. Un altro punto che lega l’operazione ‘Madera’ al nostro territorio è Bernate Ticino.

Proprio nel piccolo comune vicino al Naviglio Grande è stato trovato un capannone dove veniva stoccato parte dello stupefacente. Nel provvedimento di custodia cautelare si fa riferimento ad alcuni episodi di cessione di droga, nella fattispecie ketamina, al prezzo di 1500 euro al chilo. I soggetti coinvolti in questa maxi operazione sono 42 sul tutto il territorio nazionale. Sempre nella zona si trovano destinatari anche a Trecate, Cerano, Settimo Milanese, Garbagnate Milanese e altri comuni.

Come recita il comunicato diffuso le indagini hanno permesso di ricostruire l’operatività di due distinte associazioni criminali transnazionali, in grado di movimentare – complessivamente – oltre sei tonnellate di stupefacenti, del tipo marijuana e hashish, nel solo periodo compreso tra il 2019 ed il 2021. L’itinerario transnazionale del narcotraffico, individuato tra la Spagna e il territorio nazionale aveva destinazione prevalente nella Regione Lombardia. Nel corso delle attività di indagine – che hanno consentito di sottoporre a sequestro quasi mezza tonnellata di droga, unitamente a oltre mille ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi – è stato appurato da parte dei sodalizi criminali investigati l’utilizzo di vaste, capillari e articolate reti logistiche di approvvigionamento, trasporto, stoccaggio e distribuzione dello stupefacente, realizzate attraverso la costituzione di plurime società di comodo ed il ricorso a numerose spedizioni di copertura; l’impiego di apparati smart-phone dotati di sofisticate applicazioni per la trasmissione criptata delle comunicazioni; il ricorso ad un sistema di trasferimento dei proventi del traffico di droga estraneo ai tradizionali circuiti finanziari, basato su meccanismi di compensazione informale delle partite di denaro.

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